Crb: la maggioranza passa alla Bper

Il gruppo Bper (Banca popolare dell’Emilia Romagna) intende acquistare dalla fondazione Crb il 35,98% delle azioni della Cassa di risparmio spa. Con questa operazione – per la quale è stato firmato, nei giorni scorsi, un protocollo d’intesa – la banca emiliana arriverà a detenere il 67% del capitale della cassa braidese. La fondazione Crb – finora azionista di maggioranza (con il 68,98%) delle quote – disporrà solo più del rimanente 33%. La firma del protocollo d’intesa avvia di fatto un processo che consente alla Crbra di entrare a far parte del gruppo Bper, che rappresenta il sesto gruppo bancario in Italia per numero di sportelli e il terzo a matrice popolare, attivo in tutti i principali segmenti di mercato. Donatella Vigna, presidente della fondazione Crb: «Abbiamo appena avviato un iter, che sarà destinato a concludersi solo nel prossimo autunno. Quando l’accordo sarà perfezionato e le azioni trasferite, Bper e la Fondazione rafforzeranno la dotazione patrimoniale della Cassa, sottoscrivendo un aumento di capitale, con l’obiettivo di dare impulso a un processo di crescita e di sviluppo della Crb nell’intera regione Piemonte». La Crb è una banca storica, d’impronta locale, fondata nel 1842; attualmente dispone di una rete distributiva di 26 sportelli, localizzati nelle province di Cuneo, Asti, Alessandria e Torino. Conclude la presidente Vigna: «L’ingresso in un gruppo bancario di rilevanza nazionale come quello Bper consentirà alla Cassa di avere accesso a importanti vantaggi competitivi, anche derivanti dall’adozione delle best practice interne al gruppo, con l’opportunità di diversificare e completare l’offerta commerciale, valorizzando ulteriormente il concreto legame con il territorio di riferimento». Aggiunge Franco Guida, presidente della Crb spa: «È aumentata la fiducia che i risparmiatori hanno riposto nella Cassa. L’accordo appena sottoscritto fra la fondazione Crb e la Banca popolare dell’Emilia Romagna risponde alle esigenze di ricapitalizzazione: la banca sarà più forte, solida e competitiva. Si rafforzerà il legame con il territorio dove, dal 1842, la banca è sempre stata protagonista». E il direttore generale Nino Arpellino commenta: «L’ingresso in uno dei principali gruppi bancari è una grande opportunità che sapremo sfruttare per migliorare ancora l’offerta commerciale. Possiamo, peraltro, contare sull’alta qualità dei nostri collaboratori pronti a cimentarsi con le sfide del mercato. I numeri dimostrano che ci sono ulteriori margini per migliorare e dare soddisfazioni a clienti e azionisti». E Luigi Barbero, direttore Ascom: «Sono convinto che questa scelta porterà benefici sia alla Spa sia alla Fondazione che avrà più denari da distribuire sul territorio braidese e del Roero». Conclude Donatella Vigna: «Il fatto che il gruppo Bper acquisisca il 67% delle azioni della Spa non produrrà dei cambiamenti sostanziali nel modo di “essere banca del territorio”. Semmai ci sarà una maggior disponibilità di capitali che porterà beneficio anche alla Fondazione».

Valter Manzone

foto Marcato

«Continui il legame con il territorio»

«Se questo passaggio di quote di proprietà dalla Fondazione alla Bper permetterà un rafforzamento della Crb, ben venga», dice il sindaco Bruna Sibille, esprimendo anche la posizione della Giunta comunale. «Certo l’auspicio è che non si affievolisca il profondo legame con il territorio che ha caratterizzato per 170 anni l’operato della banca. Anzi, in questo momento di crisi, è necessario che il ruolo sociale rivestito dalla banca e il ruolo economico proseguano e si rafforzino i legami con la viva realtà delle categorie economiche braidesi che hanno necessità di trovare al loro fianco partner finanziari attenti e competenti nell’accompagnarle al di fuori del contingente periodo di crisi economica». Un aspetto che sta a cuore all’Amministrazione è anche quello dei dipendenti della Crb: «È interesse della città anche il mantenimento e il rafforzamento dei livelli occupazionali, in un’ottica di valorizzazione delle risorse umane e di crescita professionale all’interno dell’istituto».

d.l.

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