AIUTO a oltre 500 FAMIGLIE

SOLIDARIETÀ I quintali di cibo che vengono distribuiti nel corso di un anno sono 550. E sono oltre 500 le famiglie in difficoltà, che si rivolgono alla Caritas cittadina, nella sua sede di via Audisio. Spiega il direttore braidese Fausto Gioelli: «La nostra sede è aperta tutte le mattine dalle 8.30 alle 12 con una quindicina di volontari (che nei giorni di punta diventano anche 25) sempre presenti e disponibili ad accogliere le persone, sistemare gli alimenti, catalogarli, ritirare i mobili o i vestiti che ci vengono portati e preparare le borse da consegnare ai singoli o alle famiglie bisognose. Mensilmente assistiamo oltre 1.000 persone, dando una mano concreta a far quadrare il bilancio a 500 famiglie, distribuendo annualmente 550 quintali di generi alimentari. Ci capita di arredare case con mobili di recupero, vestire persone che non si possono permettere neppure un acquisto nei saldi o seguire le pratiche di immigrati e anziani soli».

bra caritas furgone

I viveri che finiscono nelle borse arrivano dal Banco alimentare (quello di riferimento per Bra è a Fossano) e dai cinque supermercati del territorio convenzionati, nei quali i volontari – spostandosi con i loro furgoni griffati Caritas interparrocchiale – si recano quotidianamente per ritirare sia il fresco in scadenza sia altre derrate che poi vengono ridistribuite ai bisognosi. E sul metodo di assegnazione della borsa alimentare, c’è da registrare un’ottima organizzazione della sede braidese. Ancora il direttore Gioelli: «Noi consegniamo alle famiglie che assistiamo una borsa al mese, in  giorno e orario prestabilito. Le persone che ritengono di avere diritto a ottenere la borsa, devono effettuare un colloquio nel nostro centro di ascolto. Se i volontari rilevano una reale necessità, compilano una scheda da inserire nel sistema informatico, con le notizie sintetiche del soggetto (o della famiglia) che prendiamo in carico. Poi viene dato loro un badge elettronico, da esibire ogni volta che si presentano per il ritiro della loro borsa».

Nella data e nell’orario prestabiliti – al lunedì, mercoledì o venerdì – coloro che si presentano devono presentare il loro badge. Il volontario incaricato lo fa passare nel lettore e a video si apre la scheda del titolare, sulla quale è anche segnato ciò che gli viene fornito. Occorre essere molto precisi sul rispetto degli appuntamenti: chi non si presenta e non avvisa perde il diritto ad avere la borsa alimentare. Ogni trimestre, i volontari del Centro di ascolto riconvocano tutti gli assistiti, per verificare il permanere delle condizioni che danno diritto ad avere la donazione delle derrate alimentari.
Continua Gioelli: «Al martedì e giovedì effettuiamo la distribuzione di mobili e vestiti. Tra le 500 famiglie assistite, sta crescendo quelle di italiani, che si mescolano con gli stranieri, avendo adesso i loro stessi problemi economici».
Conclude il presidente don Gigi Coello (parroco di Sant’Antonino): «Come dice lo statuto, la Caritas ha lo scopo di promuovere la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, con attenzione agli ultimi».

 Valter Manzone

bra caritas dati

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