Loscertales: Alba è progresso

Tartufo dell’anno a Vicente Gonzales Loscertales, segretario generale dell’Ufficio internazionale delle esposizioni universali. A destra: Piero Galli, direttore della Divisione gestione Expo 2015.

TARTUFO Dal primo maggio al 31 ottobre 2015, Expo, l’Esposizione universale, verrà allestita alle porte di Milano. Con circa 20 milioni di visitatori nell’edizione passata, Expo 2015 si aggiudica il ruolo di grande momento d’incontro, capace di mobilitare straordinari plotoni di turisti, denaro, attenzioni. Come ha spiegato il 16 novembre Piero Galli, direttore generale della Divisione gestione Expo 2015, presso il Teatro sociale, «saranno circa 138 i Paesi espositori della rassegna –­cioè circa il 90 per cento della popolazione mondiale –, che avrà come tema la “nutrizione del pianeta”, ovvero le risorse ambientali e gastronomiche in questo periodo storico. Prevediamo l’arrivo di 14 milioni di turisti dall’Italia (una persona su 4, se escludiamo i bambini e gli ultraottantenni), 8 milioni dal resto del mondo. L’obiettivo è di raggiungere 24 milioni di visite».

Tartufo dell’anno  a Vicente Gonzales Loscertales, segretario generale dell’Ufficio internazionale delle esposizioni universali.  A destra: Piero Galli,  direttore della Divisione gestione Expo 2015.
Tartufo dell’anno
a Vicente Gonzales Loscertales, segretario generale dell’Ufficio internazionale delle esposizioni universali.
A destra: Piero Galli,
direttore della Divisione gestione Expo 2015.

L’area espositiva – come ha anticipato Gazzetta la scorsa settimana, attraverso l’intervista all’assessore regionale al turismo sabaudo Alberto Cirio – si estende per un milione di metri quadrati, con una capienza massima di 250 mila persone. Il sito è progettato sulla base del modello delle antiche piazze romane, un ulteriore omaggio al genio italico. Sul decumano (strada principale) si affacciano le aree espositive, secondo un principio“democratico”: gli stand avranno la medesima grandezza, indipendentemente dalla potenza economica o dall’estensione geografica della nazione rappresentata.

Durante i sei mesi di Expo entreranno nell’area circa 450 tonnellate di generi alimentari, per una media di 570 Tir al giorno. In pratica, una città grande e vitale come quella di Messina. Senza contare il prestigio politico che indurrà l’Expo 2015: sono attesi un numero compreso tra i 500 e i 700 ministri, appartenenti a governi da tutto il mondo, che visiteranno il sito. In tutto, serviranno 3 miliardi e mezzo di investimenti – 1,4 dalle casse pubbliche – per far funzionare la macchina 2015 di Milano, che promette all’Italia investimenti e rilievo internazionale.

m.v.

Tartufo dell’anno

Sorridendo a Milano 2015

Lo spagnolo Vicente Gonzales Loscertales è il volto, la guida, il condottiero principale dell’Expo 2015. Loscertales è infatti segretario generale del Bie, l’Ufficio internazionale delle esposizioni universali, l’ente che gestisce l’importante rassegna milanese. Lo abbiamo incontrato il 16 novembre al teatro sociale Giorgio Busca, quando Loscertales ha ricevuto il “Tartufo dell’anno 2013”, il più alto riconoscimento che Alba riserva a un personaggio che può portare il suo nome nel mondo.

 Alba è una città attiva. Quale può essere il suo ruolo all’Expo 2015, Loscertales?

«L’Expo non rappresenta un progetto lombardo, ma una grande opportunità per il vostro Paese. Dobbiamo pensare a una versione italianizzata della mostra, un sito espositivo in grado di rilanciare l’immagine sociale e l’economia. In questo contesto, Alba incarna un’eccellenza enogastronomica che apporterà al progetto valore aggiunto, unicità, ricchezza. Gli imprenditori della zona non dovranno concepire l’esposizione come un museo, uno spazio in cui esporre passivamente i propri lavori e prodotti, ma come un processo dinamico richiedente energie e impegno costante, un’interazione con il pubblico, una macchina in perenne cambiamento. Ricordo che il Bie nacque nel 1928, lo stesso anno in cui prese vita la Fiera del tartufo. Lo spirito dei due progetti è il medesimo: il progresso».

 Intende dire che la Fiera può sintetizzare, nel mondo moderno, il concetto di progresso?

«Alba, nella mia visione, rappresenta il progresso. I risultati turistici ed enogastronomici degli ultimi anni lo dimostrano. La filosofia dell’Expo, però, non riguarda soltanto il futuro, ma anche il presente. Sarà la cooperazione uno dei temi centrali. Progresso e cooperazione insieme risulteranno un’alchimia vincente. Expo 2015 sarà occasione per rilanciare una categoria sociale in grande affanno: quella dei giovani. I giovani non devono perdere la speranza, piuttosto utilizzare questi raduni impregnati di progresso e cooperazione per aggregarsi, confrontarsi, lanciare nuove idee. Una base per la nascita delle start-up, nuove piattaforme imprenditoriali dense di possibilità. E i giovani albesi non dovrebbero sottrarsi».

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