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Il Belvedere con le botti in località Ravera

NOVELLO Promosso da Trekking in Langa e sostenuto da Maurizio Rosso
Nel corso della Fiera di Novello, domenica 13 dicembre, è stata inaugurata un’opera di riqualificazione del paesaggio realizzata dalla cantina Gigi Rosso di Castiglione Falletto e dall’associazione Trekking in Langa. Maurizio Rosso, titolare della cantina, scrittore e cultore di storia locale, ha sostenuto l’iniziativa.

Maurizio Rosso Elio Sabena
Maurizio Rosso ed Elio Sabena all’inaugurazione

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In uno dei migliori punti panoramici delle Langhe, nel territorio di Novello, è “comparsa” una nuova opera realizzata con botti di vino. Di cosa si tratta?
«Sono un appassionato di trekking e faccio parte dell’associazione Trekking in Langa guidata da Elio Sabena. Con lui e altri amici siamo passati davanti all’area di sosta in località Ravera e abbiamo notato lo stato di degrado di quell’area, nonostante sia un punto panoramico nel quale si fermano molti turisti a fare la foto di Barolo e delle vigne patrimonio dell’umanità per l’Unesco. Ho dunque chiesto al Comune di Novello il permesso di ripristinare l’area interamente a mie spese».
Come è stata realizzata l’opera?
«Una volta ottenuto il permesso ho affidato a un bravo artigiano 10 botti usate per l’affinamento del Barolo. Con le doghe recuperate, abbiamo fatto costruire una staccionata, ancorata al terreno con massicci pali di castagno. Infine abbiamo fatto realizzare dal fotografo Antonio Gastaldi la fotografia classica del panorama di Barolo visto da quel punto. L’ingrandimento campeggia ora nel sito, con le indicazioni dei punti più importanti, compresa la vetta del Monte Rosa che si vede all’orizzonte nelle giornate più limpide».
Quale messaggio avete voluto comunicare?
«Vuole essere un esempio di intervento privato a favore del patrimonio pubblico. Se tutti i Comuni trovassero questo tipo di intesa con i privati si avrebbe una serie di piccoli ma significativi miglioramenti che nell’insieme renderebbero molto più belle e curate le nostre Langhe. Inoltre i materiali utilizzati sono un esempio di recupero di botti usate. Le doghe conservano il colore rosso vinaccia lasciato dal Barolo e trasmettono alla vista tutto il fascino dei nostri grandi vini».
Matteo Viberti

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