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Miroglio fashion cerca nuovi stilisti con Ago e filo

Miroglio fashion cerca nuovi stilisti con Ago e filo 11

ALBA Due squadre di creativi al lavoro per tre giorni e una sfida in passerella di fronte a una giuria qualificata. Tra venerdì 24 marzo e domenica 26 marzo si è svolta la terza edizione del workshop annuale “Ago & filo”, ideato dalla Supply chain della Miroglio fashion con l’obiettivo di sviluppare momenti di confronto all’interno dell’azienda e coinvolgere i futuri professionisti di domani.

Nel quartier generale di via Santa Barbara si sono messi all’opera i due gruppi: Ago e Filo. Ciascuno ha dovuto mettere a punto una mini collezione di cinque look, pensata per la prossima stagione autunno-inverno 2017, curando ogni fase del processo creativo: dal disegno al modello, per poi passare alla realizzazione degli abiti e alla loro presentazione.

Ripartiti in modo equo tra le due squadre, si sono trovati a lavorare a stretto contatto un centinaio di dipendenti di Miroglio fashion, provenienti anche da alcuni stabilimenti esteri, come Marocco e Turchia. Accanto a loro, con l’obiettivo di  ideare e disegnare ogni singolo capo, dieci allievi del corso di “fashion design” di Naba, la Nuova accademia di belle arti di Milano. A completare i due gruppi otto studentesse dell’Apro di Alba, specializzate nella fase di modellismo e di confezionamento. Per la prima volta, inoltre, sono stati coinvolti alcuni clienti della Private label di Miroglio fashion: quattro tecnici di Zlabel e tre del gruppo Benetton.

Ispirazione delle due collezioni doveva essere il marchio Oltre, punto di forza dell’azienda per il suo stile contemporaneo e allo stesso tempo confortevole. «Questa sfida interna è un momento per far incontrare i professionisti provenienti da diverse parti del mondo e migliorare la loro capacità di lavorare in gruppo», fondamentale – spiega Stefano Mulasso, responsabile della Supply chain. «A rendere ciascuna formazione ancora più eterogenea la presenza degli allievi di Milano e di Alba, per la prima volta a confronto con una dimensione aziendale».

La posta in gioco per i futuri stilisti e tecnici della moda è molto elevata: uno stage di sei mesi in Miroglio.

Soddisfatta dell’esperienza Colomba Leddi, direttrice di Naba: «È la prima volta che partecipiamo ad “Ago & filo” e il risultato è superiore alle aspettative. In un normale contesto scolastico, sarebbe necessario almeno un semestre per realizzare una collezione di questo tipo. In più, oltre alle tempistiche, i ragazzi hanno dovuto imparare a reggere la pressione e a confrontarsi con professionisti del settore». E conclude: «Per loro, sono stati due giorni di panico e adrenalina, ma fondamentali per comprendere la dimensione lavorativa. Al di là del percorso scolastico, faranno tesoro di quanto appresto in vista della loro futura carriera».

Una sfida entusiasmante anche per le giovani studentesse albesi dell’Apro, come spiega la responsabile del settore moda e abbigliamento Monica Ciaccio: «Sono state giornate molto costruttive, che ci hanno permesso di confrontarci con realtà diverse dalla nostra. Le ragazze si sono messe alla prova nella fase del modellismo e del confezionamento degli abiti ideati dai colleghi di Milano, con spirito propositivo e con grande attenzione: il lavoro di gruppo ha dato ottimi risultati».

I risultati: il successo va al team Filo

Nel tardo pomeriggio di domenica, ciascuna squadra ha portato in passerella la propria collezione, curando  nel dettaglio la presentazione e immaginando strategie commerciali on-line, dalle pagine promozionali sui vari social network alla vendita dei capi sul sito di Oltre.

Com’è la donna di oggi, secondo i giovani stilisti? A rompere il ghiaccio il team Ago, con la collezione intitolata #gliannidijean, tra capi rosso accesso e bluse con fantasie adatte ad ogni età. Spiega Francesca di Naba: «Abbiamo immaginato una donna in carriera, divisa tra una routine quotidiana intensa e un carattere molto creativo. Si guarda allo specchio e ripensa ad alcuni momenti del suo passato. Pertanto, abbiamo deciso di inserire alcuni elementi anni Settanta, come i pantaloni ampi». E continua: «La principale difficoltà è stata immedesimarsi in una donna adulta, con un lavoro e una famiglia. Superato l’ostacolo, la sfida è stata molto entusiasmante».

A seguire il gruppo Filo e la loro collezione #dailydinamic, con maniche ampie e dettagli sfiziosi. «Una donna raffinata e giocosa, che non rinuncia a essere sbarazzina e a divertirsi nonostante i tanti impegni», racconta Giuseppe di Naba. E aggiunge: «Anche noi ci siamo ispirati agli anni ’70 e in particolare a Françoise Hardy, iconica cantante e attrice francese». Per quanto riguarda le difficoltà: «Pensare non solo allo stile, ma anche alla resa commerciale degli abiti da un punto di vista concreto».

La giuria, composta da membri interni e esterni a Miroglio Fashion, ha valutato sulla base di una serie di parametri, tra i quali le linee, la qualità, la commerciabilità dei capi e la resa generale del lavoro. Oltre a questo, il risultato di un’ulteriore sfida su Facebook, a colpi di fotografie, video e “mi piace”. Tra applausi e commozione, la coppa del vincitore dell’edizione 2017 è andata al team Filo.

Francesca Pinaffo

 

 

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