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Vaccini: prosegue il botta e risposta Marello e Sigismondi

ALBA Prosegue il botta e risposta tra il sindaco Maurizio Marello e il presidente dell’ordine dei medici della provincia di Cuneo Salvio Sigismondi che aveva chiesto al primo cittadino di non concedere la sala del palazzo mostre e congressi per l’incontro “Vaccini: libertà di scelta” di venerdì 28 luglio con relatore il medico in fase di radiazione dall’Albo Dario Miedico.

Richiesta che aveva causato la reazione stizzita del sindaco Maurizio Marello 

Sigismondi scrive a Marello facendo un passo indietro rispetto alle parole con cui accusava il primo cittadino di essere tra gli organizzatori del convegno: «Con la presente intendo ampiamente smentire tutto ciò che è contenuto nella mia precedente lettera che Lei qualifica come inesattezze ed estendo la smentita sia a Gazzetta d’Alba che alla nostra lista di discussione, quindi con pari risonanza pubblica»

Il presidente dell’ordine dei medici aggiunge: «Riconosco ed apprezzo la Sua scelta di garantire sempre la libertà di espressione del pensiero, ma la comunità medica che ho l’onore di rappresentare avrebbe gradito conoscere il parere della massima autorità sanitaria comunale circa la questione vaccini si/vaccini no dato che compete al Sindaco qualsiasi intervento che concerna la salute pubblica e non all’Ordine dei Medici»

La risposta di Maurizio Marello

Su questo punto abbiamo contattato Maurizio Marello che ha risposto: «La mia posizione è chiara come lo è stato il mio voto all’ordine del giorno presentato dal consigliere di opposizione Domenico Boeri. Come ho spiegato durante il consiglio ho piena fiducia nella comunità scientifica e sono favorevole alle vaccinazioni, tanto che chiesi, in tempi non sospetti alla direzione dell’Asl Cn2 i dati sul numero di vaccinati in Langhe e Roero perché preoccupato dalle notizie che giungevano dal resto d’Italia».

La lettera di Sigismondi si conclude con una considerazione sulla possibilità, paventata dal primo cittadino di rivolgersi alla Procura della Repubblica per tutelarsi dalle accuse dell’ordine dei medici cuneesi: «Le anticipo che alla prima riunione utile del Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici valuteremo le espressioni a noi indirizzate “ingerenze di una gravità sproporzionata” e “nessuna organizzazione si può permettere un atteggiamento intimidatorio di questo tipo” da Lei pronunciate in Consiglio Comunale perché anche a noi compete la tutela della nostra onorabilità»

Marcello Pasquero

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