L’addio di San Benedetto Belbo a Eugenio Corsini

L'addio di San Benedetto Belbo a Eugenio Corsini
Eugenio Corsini

RICORDO. «Il sindaco, l’amministrazione comunale unitamente alla popolazione tutta del comune di San Benedetto Belbo partecipano al dolore delle famiglie Corsini e Robino». «Gli amici della Betulla piangono il loro maestro»: non sono che alcuni dei messaggi comparsi in questi giorni nella piazza del paese dell’alta Langa, da quando, a 93 anni, è morto a Rivoli il professor Eugenio Corsini, illustre langarolo.

Corsini era nato il 19 luglio 1923 ai Giani, borgata lungo il rio di confine tra i comuni di San Benedetto e Niella. Pur essendo registrato all’anagrafe di Niella, fin dalle scuole elementari frequentò assiduamente San Benedetto dove nelle estati della sua infanzia divenne grade amico di Beppe Fenoglio. Qui, molti anni dopo, ottenuta la cattedra di letteratura cristiana antica e letteratura greca all’Università di Torino, acquistò come seconda abitazione la nota casa «della maestra», una delle cinque sopravvissute all’incendio del 1944, più volte citata da Fenoglio. Il suo sogno di bambino era quello di avere per sé la casa in cui aveva seguito le prime lezioni.

Studioso e testimone di una Langa che fu

In paese è ricordato perché testimone di una Langa che fu, quando ogni occasione era giusta per cantare. Fu infatti uno dei fondatori della cantoria Betulla di San Benedetto che per oltre vent’anni portò ovunque i canti popolari piemontesi e volle in paese un festival per l’esibizione e la premiazione di cantorie. «L’abbiamo ringraziato per essere uno di noi», ha detto il sindaco ricordando il funerale che si è svolto sabato scorso con funzione a Rivoli e sepoltura a San Benedetto. Corsini a San Benedetto fu amministratore comunale, presidente della Pro loco (inventò la Festa sulle Langhe e sua fu anche l’idea di introdurre il motto della pro loco: Mulieres hic ut viri, viri ut leones” («Qui le donne come gli uomini e gli uomini come i leoni», tratto dal racconto di una battaglia romana contro la gente di Langa) oltre che personaggio influente e importante. Ebbe idee innovative: negli anni ’70 fu promotore di una cooperativa agricola e sostenne fermamente la realizzazione del lago pensato soprattutto per l’utilità in caso di incendi. Grande estimatore della festa dei Micun, non mancò mai di parteciparvi.

Corsini ha fornito importanti interpretazioni innovative dell’Apocalisse, il libro più enigmatico del Nuovo Testamento: tra i suoi libri ci sono Apocalisse prima e dopo e Apocalisse di Gesù Cristo secondo Giovanni. Si occupò di letteratura italiana contemporanea, con contributi su Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. Prima della sepoltura il feretro ha sostato a lungo nel cortile della maestra sulle note della canzone popolare Stella di neve e pallido fior.

Debora Schellino

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