Al giudice di pace manca personale amministrativo

Al giudice di pace manca personale amministrativo
Il presidente del Tribunale di Asti Giancarlo Girolami.

ASTI Quali conseguenze ha avuto l’accorpamento con Alba sulla mole di lavoro gestita dal Tribunale di Asti? Durante il question time del 22 novembre in Senato, il ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha negato ogni criticità: ne abbiamo parlato con il presidente del Tribunale astigiano Giancarlo Girolami, insediatosi lo scorso gennaio.

Al giudice di pace manca personale amministrativo
Il presidente del Tribunale di Asti Giancarlo Girolami.

«In parte abbiamo una carenza di personale, ma non del tutto riconducibile all’accorpamento con Alba. Dal punto di vista matematico, è vero che abbiamo perso un giudice: dalla somma tra l’organico di Alba e Asti, avremmo dovuto avere 24 giudici più il presidente, invece siamo a 23 più uno. Ma il fatto di avere un’unica struttura ha permesso di superare certe problematiche organizzative e di distribuire più agevolmente la mole di lavoro. Piuttosto i problemi sono significativi sul fronte del personale amministrativo e dei funzionari, com’era evidente già prima dell’accorpamento».

Il presidente scende nei dettagli: «Sul personale amministrativo pesano i posti non coperti, che ci spingono a fare i salti mortali per sopperire alle mancanze e per lavorare comunque nel migliore dei modi. In particolare, l’ufficio del giudice di pace di Alba risulta essere sofferente da questo punto di vista, con un organico di 7 persone, del tutto insufficiente. Alla luce di ciò, ho presentato una decina di giorni fa una richiesta formale al ministro della giustizia, chiedendo al più presto un aumento dell’organico».

Proprio a proposito dei giudici di pace, a preoccupare è l’entrata in vigore nel 2021 della riforma sulla magistratura onoraria: «Con l’introduzione della figura del giudice onorario di pace, il Gop, che avrà competenze molto più estese rispetto agli attuali giudici di pace, il problema dell’organico si presenterà in modo ancora più marcato. È quindi importante affrontare la questione fin da subito».

Francesca Pinaffo

L’ex tribunale a breve ospiterà gli uffici dell’Inps

ALBA Oggi nell’ex palazzo di giustizia di piazza Medford rimangono gli uffici del giudice di pace e, dal 2016, è attivo anche lo sportello di prossimità, nato dall’intesa tra il Comune e il consorzio socio-assistenziale Alba, Langhe e Roero, per richiedere informazioni o attivare pratiche di volontaria giurisdizione. Tutte le altre funzioni giudiziarie, con il personale amministrativo e i vari funzionari, sono confluite nel Tribunale di Asti.

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Lo sportello di prossimità nell’ex palazzo di giustizia di Alba fu inaugurato nel 2016.

Nell’ampia struttura, in parte non utilizzata, entro la fine dell’anno dovrebbero trasferirsi anche gli uffici dell’Inps. Il destino del Tribunale albese è tornato al centro della discussione dopo l’insediamento del Governo Lega-Movimento 5 stelle, che tra i punti del contratto di programma prevede una rivisitazione della riforma della geografia giudiziaria del 2012, così da rendere la giustizia più vicina ai cittadini e alle imprese.

Lo scorso giugno il sindaco Maurizio Marello ha deciso di risollevare la questione scrivendo al ministro della giustizia Alfonso Bonafede, che ha potuto incontrare di persona qualche settimana fa ad Alba. Se il ministro ha dimostrato interesse per lo sportello di prossimità, non ha dato molte speranze su una possibile riapertura del Tribunale.

Un piccolo barlume si è riacceso il 22 novembre, quando il ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, in sostituzione di Bonafede, ha risposto a un’interrogazione. Annunciando la possibilità di potenziare lo sportello, ha affermato che il ministro della giustizia non si precluderà «ogni ulteriore scelta organizzativa del caso».

f.p.

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