Montà: l’investimento più rilevante sarà per il Museo del tartufo

Se il tartufo non è più quello di una volta

MONTÀ Nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stato approvato, con l’astensione della minoranza, il bilancio di previsione che pareggia a 6 milioni 867.411 euro. Il documento economico è stato illustrato dal responsabile finanziario Silvio Moresco.  Nel capitolo delle entrate va segnalato il gettito dell’Imu e dell’Ici, che è di 750 mila euro (in calo rispetto ai 780mila del 2018). Cresce invece il gettito dell’addizionale Irpef (l’aliquota è rimasta invariata allo 0,5 per cento), passato da 295 a 321mila euro poiché è leggermente aumentata la base imponibile. Invariato rispetto all’anno prima l’incasso di Tari e Tasi (571mila euro); l’aliquota della Tasi rimane invariata all’1 per mille sui fabbricati rurali e 2,5 per mille sui fabbricati cosiddetti “merce”, detenuti dalle imprese costruttrici e destinati alla vendita.

Per quanto riguarda le spese correnti l’importo globale è di 2.792.191 euro (nel 2018 era di 2.828.050). Queste le spese principali previste per gli investimenti: 800mila euro per l’allestimento degli spazi espositivi del Museo del tartufo, coperti dal contributo della Regione e delle fondazioni bancarie; 343mila per la riqualificazione energetica della palestra; 800mila per lavori di sistemazione della Redina (la strada di collegamento tra Montà e Canale); 535mila per lavori di sistemazione dei movimenti franosi; 300 mila per acquisto di aree destinate a servizi; 50mila per opere cimiteriali e 100mila suddivisi per la manutenzione delle infrastrutture viarie e la messa in sicurezza della viabilità.

Restano invariati tutti gli indicatori finanziari rispetto al 2018, per cui l’autonomia finanziaria è pari al 98 per cento; quella impositiva (entrate tributarie e correnti) all’81 per cento; la rigidità strutturale (spese del personale, interessi mutui, entrate correnti) 38 per cento e la spesa del personale al 28 per cento.

Giorgio Babbiotti

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