Grinzane: nuove videocamere all’ingresso del paese

La sicurezza in città passa attraverso una selva di telecamere

GRINZANE CAVOUR La sicurezza è un aspetto fondamentale per la vita dei cittadini e, quando viene studiata in modo strategico, dona un valore aggiunto molto importante. Nell’ambito del progetto dell’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo per il controllo degli accessi nei vari paesi dalle strade principali, e per la visione dei punti nevralgici, anche Grinzane Cavour entro fine anno attiverà le sue videocamere.

Il motivo per cui si è deciso di migliorare la sicurezza, lo spiega il comandante della Polizia locale dell’Unione dei Comuni, Flavio Iannitello: «Come Unione stiamo investendo 420mila euro per dare ai cittadini una maggiore tranquillità. Nello specifico, a Grinzane Cavour verranno attivate videocamere in alcuni punti, studiati per formare un “anello di sicurezza” utile per avere una visione circolare sulle principali vie di accesso al paese. Le videocamere saranno installate sulla provinciale 30 in via Valle Talloria, sulla provinciale 3 in via Garibaldi, all’intersezione con la provinciale 3 bis in zona Piana Gallo fino alla Sebaste e sulla provinciale 157 in via Borzone. I dispositivi effettueranno la lettura della targa e il controllo del veicolo. In via dell’Asilo e in piazza della Chiesa avranno invece la funzione di sorvegliare il contesto».

Grinzane: nuove videocamere all’ingresso del paese
Il comandante della Polizia locale dell’Unione e il vicesindaco di Grinzane Cavour Moreno Cavalli.

Moreno Cavalli, vicesindaco con delega alla sicurezza, è molto soddisfatto: «Abbiamo ottenuto un risultato importante lavorando in sinergia con l’Unione e il comando della Polizia locale che ha sede nel nostro Comune. Nel nostro paese saranno investiti 50mila euro circa per questo progetto iniziale, che potrà avere sviluppi futuri in collaborazione con il Comune di Alba, nelle zone interessate, come quella della nuova pista ciclabile». Conclude Cavalli: «Allo stato attuale questo primo passo deve essere visto anche come un deterrente per i malintenzionati, così da rendere più sicuro il nostro paese, in una visione d’insieme che interessa tutta l’Unione dei Comuni».

Livio Oggero

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