Scuola di cucina nel castello: non c’è più il gestore

Scuola di cucina nel castello: non c’è più il gestore
I locali della pertinenza del castello furono inaugurati nel 2012 dall'allora ministro Francesco Profumo.

RODDI I locali della pertinenza del castello, inaugurati nel dicembre 2012 dall’allora ministro dell’istruzione Francesco Profumo e nei quali, dalla fine del 2016 si era insediata la Terra cooking school (o Scuola internazionale di cucina del tartufo bianco d’Alba), sono da qualche settimana senza gestore. La risoluzione consensuale del contratto tra il Comune e la società torinese Foodlab risale al 18 febbraio e, dal primo marzo, i locali sono tornati nelle mani del Municipio, che ora sta cercando un nuovo “inquilino” per far ripartire l’attività.

Le ragioni della rottura non sono facili da inquadrare, anche perché, oltre a quanto è riportato sulla delibera della Giunta comunale e ci è stato riferito dal sindaco Lorenzo Prioglio, non è stato possibile avere riscontri dagli ormai ex gestori, che ci hanno soltanto confermato l’uscita di scena. Il contratto tra il Comune (proprietario del castello e delle pertinenze dal 2001) e la società Foodlab, «per la gestione di una scuola di cucina d’eccellenza per turisti e della correlata attività didattica, culturale e promozionale», era stato stipulato il 21 novembre del 2016. Circa un anno prima, il 30 ottobre 2015, era stata presentata la scuola di cucina, inaugurando anche uno spazio espositivo dedicato a Giacomo Morra, che non rientra nel contratto annullato ed è quindi regolarmente visitabile.

I problemi sono iniziati lo scorso anno. Il 6 agosto 2018 il Comune aveva sollevato obiezioni sulla chiusura per ferie e gli orari di apertura della struttura, che contrastavano con quanto prevedeva il capitolato. Il 10 gennaio di quest’anno, Foodlab ha presentato le controdeduzioni contestando al Comune di non aver consegnato i locali in perfetto stato di agibilità per consentire il corretto esercizio dell’attività, dichiarandosi disponibile a una risoluzione consensuale della convenzione. «Negli anni scorsi non c’erano stati segnali che facessero pensare alla rescissione del contratto. Abbiamo organizzato iniziative, come la rassegna di film all’aperto con cene a tema, coinvolgendo la scuola di cucina, con notevole partecipazione di pubblico», afferma il sindaco che, a proposito delle inadempienze contestate al Comune, spiega: «Foodlab aveva chiesto l’accreditamento alla Regione per poter svolgere anche attività scolastiche, ma la Regione ha respinto la richiesta perché, al momento, la struttura era in regola con le norme di sicurezza, ma non per quanto riguarda gli accessi per i disabili».

Prioglio, comunque, è ottimista: «Sono già arrivate richieste da parte di soggetti qualificati e credo che nell’arco di poco tempo avremo un gestore di alto livello».

Corrado Olocco

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