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Sempre troppi tetti e superfici da bonificare

La nostra fotografia attesta che in sette anni, dal 2010 al 2017, la presenza di amianto sugli edifici cittadini è stata sostanzialmente tagliata a metà

Sempre troppi tetti e superfici da bonificare

AD ALBA 114.250 metri quadrati di coperture e superfici in eternit ancora presenti in città: grazie alla disponibilità e alla competenza di Italo Sobrero, dirigente del settore ambiente e responsabile dello sportello amianto (voluto dall’ex assessore Massimo Scavino), siamo in grado di offrire ai nostri lettori una fotografia in tempo reale della presenza del pericoloso materiale nel territorio di Alba.

Il Comune, stando alle parole dell’attuale delegato all’ambiente Marco Marcarino, potrebbe tornare a stanziare contributi per la rimozione dell’amianto, dopo anni in cui gli oneri per lo smaltimento sono stati demandati ai privati o ai bandi della Regione Piemonte. Pare sia stato previsto anche un ecobonus del 65 per cento per la riqualificazione energetica per cittadini, enti pubblici o privati – se non svolgono attività commerciali –e il credito di imposta per i titolari di reddito di impresa.

La nostra fotografia dice che in sette anni, dal 2010 al 2017, la presenza di amianto sugli edifici cittadini è stata sostanzialmente dimezzata. Nel censimento del 2010, con sistemi di rilevazione meno precisi e con un numero inferiore di autosegnalazioni, erano stati censiti 181.420 metri quadrati di amianto sulle coperture cittadine. Il censimento 2017, effettuato invece grazie alle sempre più precise e dettagliate immagini aeree, ha permesso di arrivare a un dato ben più attendibile: 231.505 metri quadrati, suddivisi in 279 superfici effettivamente presenti prima delle bonifiche. Nel 2018 sono stati bonificati 5.360 metri quadrati di tetti con eternit. Le richieste nel 2019 si sono fermate (a oggi) a 3.200 metri, con pratiche edilizie già completate per altri 2.500. Allo stato attuale sono quindi 117.255 i metri quadrati di amianto bonificati, contro i 114.250 ancora presenti. Le superfici liberate dall’asbesto sono attualmente 143 su 279. A fare la parte del leone sono gli 80 fabbricati di tipo produttivo, artigianale, industriale, commerciale o per allevamenti che misurano in tutto ben 102.200 metri quadrati. In aggiunta potrebbero, dai prossimi mesi, figurare i capannoni Miroglio di corso Asti – ora appartenenti alla famiglia di Edoardo –.

È stata fondamentale per il lavoro di ricerca e verifica l’apertura, a inizio 2017, dello sportello informativo amianto, che assolve alla funzione di assistere i cittadini sull’adozione di misure preventive per ridurre il rischio di esposizione, sugli obblighi derivanti dalla presenza di manufatti contenenti amianto, dare indicazioni e notizie relativamente alle procedure di bonifica e all’individuazione di eventuali contributi per la rimozione.

Marcello Pasquero

INCHIESTA: LA PROBLEMATICA DELL’AMIANTO

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