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Alba, a breve le demolizioni del campo nomadi

Campo nomadi: la patata bollente passa a Carlo Bo

ALBA Potrebbero essere abbattute entro giugno le strutture abusive del campo nomadi Pinot Gallizio su cui gravano almeno sei sentenze di demolizione. Sentenze che si sono susseguite dal 1994 a oggi per la pericolosità dell’area, a ridosso del fiume Tanaro, su cui è sorto dagli anni Cinquanta il campo. «Le sentenze che piacciano o meno vanno rispettate, non possiamo rischiare per altri anni di vivere nella preoccupazione che l’incolumità delle persone che abitano nel campo nomadi possa essere messa a rischio. Il responsabile della sicurezza dei cittadini, per legge, è il sindaco e questo mi investe di grande responsabilità». Così aveva commentato il sindaco Carlo Bo a inizio febbraio.

È seguita una fase serrata di incontri con il procuratore della Repubblica, le Forze dell’ordine e l’impresa che ha vinto il bando che fu predisposto dalla precedente Amministrazione. Sono incontri che lasciano presagire la possibilità di arrivare alla demolizione entro giugno, con la garanzia che nessun residente nel campo nomadi sarà abbandonato a sé stesso. Un preavviso quindi di alcuni mesi che potrebbe essere dato entro fine marzo per consentire ai nomadi di svuotare le strutture. L’area sarà predisposta per la posa di strutture removibili.

m.p.

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