COSTIGLIOLE D’ASTI Minaccia di chiudere le sue attività di ristorazione e una scuola internazionale di cucina l’imprenditore Piero Sassone, presidente di Icif (Italian culinary institute for foregneirs) che ha sede nel castello di Costigliole d’Asti.
«L’azienda è bloccata e la cassa integrazione è finita», scrive l’imprenditore in una lettera aperta al Governo. «I miei collaboratori manderanno le bollette al premier Conte, io porterò i libri in tribunale. Il piano per il rilancio del governo non è Cura Italia ma chiudi imprese».
«I miei collaboratori – prosegue Sassone – mangiano, pagano le bollette e portano i propri figli alle visite mediche anche nei mesi di giugno, luglio e agosto. Ma se il a giugno il governo blocca la cassa integrazione per poi rimetterla a settembre, dubito che, senza stipendio per tre mesi, qualcuno di loro possa approfittare del decantato bonus vacanza».
All’Icif «una quindicina di collaboratori rischiano di restare senza stipendio – aggiunge Sassone – e io rischio di buttare al vento anni di sacrifici e di lavoro».