Ruote, api e formazione: l’integrazione che punta al benessere

Sos Villaggi dei Bambini lavora alla tutela della salute fisica e mentale dei minori stranieri non accompagnati per avviarli a una nuova vita

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VOLONTARIATO In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, Sos Villaggi dei Bambini ribadisce il suo impegno verso i migranti e i rifugiati in Italia agendo su due fronti: da una parte l’accoglienza e l’inserimento sociale di minori stranieri non accompagnati (Msna) e giovani richiedenti asilo, dall’altra tramite interventi di protezione e integrazione per le famiglie migranti, principalmente nuclei composti da mamme con bambini. L’organizzazione esprime, inoltre, apprezzamento per le risposte del Governo e del Parlamento ad alcune importanti richieste sottoposte dal tavolo minori migranti, di cui Sos Villaggi dei Bambini è parte e che lavora per l’attuazione della legge 47, con particolare riferimento al prolungamento dei permessi di soggiorno e della permanenza nelle strutture di accoglienza oltre i 18 anni fino a fine agosto. Rimangono, tuttavia, alcune forti preoccupazioni legate all’ambito della presa in carico sanitaria dei minori non accompagnati privi di permesso di soggiorno e dei percorsi di tirocinio e inserimento lavorativo.

Ruote, api e formazione: l'integrazione che punta al benessere 2Secondo i dati del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno, dal 1° gennaio al 31 maggio 2020 in Italia sonno giunti poco più di 5mila migranti, portando il numero totale degli immigrati in accoglienza sul territorio nazionale a 85.730. I Msna giunti nello stesso lasso di tempo sono 770, per un totale di Msna di circa 6mila, il 95% dei quali maschi. Moltissimi di questi minorenni hanno dovuto affrontare esperienze molto difficili (violenze interetniche, violenze di genere, guerre, fame, povertà), sia nel Paese d’origine, sia nel percorso che li ha condotti in Italia. Da qui il grande impegno di Sos Villaggi dei Bambini per la realizzazione di progetti focalizzati sul loro benessere psicologico, sul recupero psicofisico e sull’integrazione. Ma questo non è tutto: all’arrivo in Italia, molti dei ragazzi più grandi (16-17 anni) diventeranno maggiorenni prima che termini la procedura per la determinazione del loro status e si troveranno in una situazione di incertezza, e questo fa sì che molti minorenni abbandonino il sistema di accoglienza. SOS Villaggi dei Bambini lavora sull’insieme dei fattori di rischio a cui i minorenni migranti sono sottoposti, prima, durante e dopo il loro viaggio verso una nuova vita.

Solo nel 2019, i programmi dell’organizzazione hanno raggiunto 163 Msna e 46 membri di famiglie migranti (28 minorenni e 18 adulti), includendo e sostenendo all’interno di queste attività anche 21 giovani italiani in difficoltà socio-economiche.Ruote, api e formazione: l'integrazione che punta al benessere

Nella visione di Sos Villaggi dei Bambini, i Msna non sono – e non vanno trattati – come mera emergenza, ma come i protagonisti di un percorso di incontro e di crescita anche per gli stessi territori di accoglienza.

Tra le numerose progettualità messe in campo, troviamo: i vocational training che si sono svolti nel 2019 sul territorio calabrese includevano una serie di attività che hanno superato gli stretti confini dei centri di accoglienza, con l’obiettivo di stabilire un contatto tra i giovani che vivono nei centri e la più ampia comunità di accoglienza; la ciclofficina, un laboratorio pratico per imparare ad assemblare, riparare e mantenere in efficienza le componenti principali della bicicletta; e il corso di apicoltura, che ha permesso di acquisire competenze di base nella gestione di un apiario, attraverso un processo di lavoro improntato al rispetto dell’ambiente.

c.w.

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