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Una festa per i vini autoctoni del Piemonte ideata da Go wine (Fotogallery)

Un appuntamento tutto dedicato alla valorizzazione del grande patrimonio di vitigni autoctoni della regione In assaggio vini espressione di oltre 35 vitigni Nel pomeriggio Go Wine ha donato un contributo alla Fondazione Giovanni Dalmasso a favore della ricerca nel campo vitivinicolo

Il sindaco di Alba Carlo Bo, il presidente di Go wine Massimo Corrado e l'assessore Emanuele Bolla durante l'edizione dello scorso anno.

ALBA  Si è svolta sabato 29 agosto ad Alba la Festa del vini autoctoni del Piemonte, degustazione dedicata alla valorizzazione del grande patrimonio di vitigni autoctoni della regione.

L’evento è stato ideato e promosso dall’associazione Go wine. Inizialmente previsto in calendario nella prima metà di giugno, è stato poi differito per le note vicende legate all’emergenza Covid.

«Quando vi sono state le possibilità – riferiscono da Go wine – abbiamo deciso di organizzare questo evento e di non rinviarlo di un anno. L’evento si è svolto su prenotazione, in due fasce orarie, con numeri contingentati e con tutta una serie di precauzioni che il delicato periodo impone. Però il desiderio era come è di guardare avanti e di ragionare verso il futuro».

Una manifestazione pensata per promuovere il tema dei vitigni autoctoni in un regione che ne è particolarmente ricca. Per la sua storia, per l’importante lavoro di ricerca fatto negli anni, per la lungimiranza di tanti uomini e donne del vino. Così nell’arena di piazza Cagnasso (ove l’evento è stato spostato per evitare problemi di meteo) sono stati presentati in assaggio vini espressione di oltre 35 vitigni della regione. Tra associazioni di produttori presenti, singole cantine e selezioni proposte in una speciale enoteca.

Ogni vitigno con il medesimo rilievo e importanza. Affiancando quelli più importanti e celebrati (come il Nebbiolo) ad altri rari (Baratuciat, il Bian Ver o l’Uvalino per indicare alcuni di questi esempi) o perché legati a un solo Comune oppure perché recuperati da una singola cantina che ne è attualmente anche l’unico produttore.

Un evento destinato al pubblico degli enoappassionati per un’operazione di promozione e divulgazione, per far conoscere il più possibile un tema così significativo. Anche un modo per percorrere idealmente tanti angoli della regione, ciascuno portatore di cultura e storia nella viticoltura.

Un contributo per la fondazione Dalmasso

Nel pomeriggio, prima dell’evento, Go wine ha donato un contributo a favore della fondazione Giovanni Dalmasso per la ricerca in campo vitivinicolo. Con la presenza del sindaco di Alba Carlo Bo, che ha fatto gli onori di casa con l’assessore al turismo Emanuele Bolla e il consigliere delegato all’agricoltura Mario Sandri. Erano presenti anche Francesco Cappello, vicepresidente della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, Stefano Ventura dell’Ente Fiera del tartufo bianco d’Alba e  Vincenzo Gerbi, docente di viticoltura presso l’Università di Torino, intervenuto per la fondazione Dalmasso.

E poi i molti assaggi con un pubblico attento e interessato per una degustazione originale e imperdibile. Proveniente da diverse regioni italiane e Comuni: un pubblico che ha scelto un pomeriggio ad Alba per questo evento di degustazione.

Go wine ringrazia tutte le cantine che hanno collaborato, il Comune di Alba e la fondazione Cassa di risparmio di Cuneo per il sostegno.

La Festa dei vini autoctoni del Piemonte, pur in un anno difficile, ha mostrato alla seconda edizione di essere un progetto apprezzato e di poter crescere molto. L’appuntamento è a giugno 2021, per una nuova e importante edizione, guardando avanti, in sicurezza, ma con il piacere e la voglia di fare.

Ecco l’elenco dei vitigni protagonisti di questo evento Go wine: Albarossa, Arneis, Avanà, Baratuciat, Barbera, Becuet, Bian Ver, Bonarda, Bussanello, Cari, Caricalasino, Cortese, Croatina, Dolcetto, Erbaluce, Favorita, Freisa, Gamba di pernice, Grignolino, Malvasia, Malvasia di Schierano, Malvasia moscata, Montanera, Moscato, Nascetta, Nebbiolo, Nebbiolo di Dronero, Neretto di San Giorgio, Pelaverga, Quagliano, Rossese bianco, Ruchè, Timorasso, Uva rara, Uvalino, Vespolina.

Alcuni momenti nel palazzo Comunale, dove Go Wine ha donato un contributo a favore della fondazione Giovanni Dalmasso per la ricerca in campo vitivinicolo, negli scatti di Alice Ferrero Image

 

 

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