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Rientro a scuola in Piemonte: misure e situazione epidemiologica

Il rientro a scuola preoccupa sette genitori su dieci

SCUOLA La Regione Piemonte è pronta ad affrontare l’apertura delle scuole convinta di aver fatto tutto il possibile per quanto riguarda le materie di propria competenza.

La conferma è arrivata nel corso di una conferenza stampa tenuta dal presidente, dal vicepresidente e dagli assessori all’Istruzione, alla Sanità e alla Ricerca Covid-19, alla quale erano presenti anche i vertici dell’Unità di Crisi e il coordinatore della task force sanitaria Fase2.

Il presidente ha definito quello di lunedì il vero test per la ripartenza, che va superato tutti insieme. Ha quindi sostenuto che sono stati messi a punto tutti gli atti necessari, come l’aumento dal 50% all’80% della capacità di carico dei mezzi del trasporto pubblico locale grazie al costante confronto delle Regioni con il Governo per ottenere una soluzione che garantisce sicurezza e possibilità di spostamento, l’attivazione di 29 hot spot scolastici su tutto il territorio ai quali si possono portare i bambini con sintomi di contagio, fare il tampone e avere il risultato in poche ore, l’attivazione del nuovo Dipartimento per le emergenze e le malattie infettive, la rimodulazione dell’Unità di Crisi.

Si è poi detto dispiaciuto che il ministro dell’Istruzione abbia auspicato che il Governo impugni l’ordinanza di mercoledì, in quanto le Regioni hanno lavorato nelle ultime settimane per misurare la temperatura degli alunni a scuola. Ma lo Stato ha deciso di lasciare questa incombenza solo alle famiglie, mentre ha ordinato a uffici e fabbriche di farlo, senza considerare che bambini e ragazzi possono trasmettere il virus ai nonni. In Piemonte si è detto che non è sufficiente, che la misurazione a casa senza un efficace controllo a scuola non va bene, l’Usr ha risposto che la Regione non si fida delle famiglie. Nessuno ha tenuto conto delle famiglie negazioniste, che hanno già detto che la febbre ai loro figli non la misureranno perché il Covid non esiste. Quindi, si è chiesto il presidente, se si revoca l’ordinanza e un bambino entra a scuola dicendo che famiglia si è dimenticata di prendere la febbre, cosa si fa?

Il presidente ha infine annunciato che la Regione è disposta ad aiutare le scuole ad approvvigionarsi di mascherine da consegnare ogni giorno agli alunni se lo Stato avrà difficoltà per la fornitura, perché non si può lasciare gli istituti senza questi dispositivi per neanche un giorno, ed ha sottolineato che la Regione ha approvato apposite linee guida sui comportamenti da tenere a scuola che portano la firma dei medici e dei pediatri.

L’assessore all’Istruzione ha dichiarato che la didattica a distanza deve essere uno strumento di emergenza, poiché le attività scolastiche devono essere svolte in presenza.

L’assessore alla Sanità ha rilevato come la situazione epidemiologica sia al momento sotto controllo. Quest’estate il Piemonte è sempre stato nella fascia di rischio basso, la settimana scorsa il rischio è diventato moderato, ma ora è tornato basso. Sul New York Times di oggi è pubblicato un articolo che colloca il Piemonte tra le Regioni più virtuose in Italia per minor numero di contagi negli ultimi sette giorni. Accanto alla scuola, l’impegno della Sanità si concentra in questi giorni anche sui fronti delle vaccinazioni antinfluenzali (il via è previsto nella prima metà di ottobre) e su quello della garanzia sanitaria ai seggi del referendum del 20 e 21 settembre.

 

TRASPORTI
Grazie alle rivendicazioni delle Regioni la capienza del trasporto pubblico locale è stata autorizzata dal Governo all’80%.
La Regione Piemonte ha attivato 20 treni aggiuntivi quotidiani nei giorni feriali per un totale di 1.074 km in più al giorno dedicati agli studenti piemontesi.
Mentre saranno circa 500 le corse dei bus in più al giorno: 250 sulle 1.400 attuali concentrate nell’ora di punta della mattina e altrettante nel pomeriggio per i rientri da scuola. (Incremento totale dei servizi del 20% circa)

TEMPERATURA
La responsabilità della rilevazione è stata affidata dal Decreto del Governo alle singole famiglie, ma la Regione Piemonte con con una propria ordinanza ha introdotto per le scuole l’obbligo di verificarlo.
In particolare:
1. È raccomandato a tutti gli istituti di misurare la temperatura agli alunni prima dell’ingresso a scuola.
2. Qualora l’istituto, per ragioni oggettive e comprovate, non fosse nelle condizioni di farlo, dovrà prevedere un meccanismo di verifica quotidiana per controllare che la temperatura sia stata effettivamente misurata dalla famiglia (attraverso una specifica autocertificazione che potrà essere fornita sul registro elettronico, sul diario, su un apposito modulo, su una chat di classe o in qualunque altro modo semplice scelto dalla scuola)
3. Nel caso in cui uno studente dovesse presentarsi senza tale autocertificazione, la scuola avrà l’obbligo di misurare la febbre prima dell’inizio dell’attività didattica.

TERMOMETRI E TERMOSCANNER
Per sostenere le scuole nell’acquisto di termometri e termoscanner la Regione Piemonte ha stanziato nei giorni scorsi 500 mila euro.

MASCHERINE
Le linee guida nazionali definite dal Governo prevedono che a scuola venga utilizzata la mascherina chirurgica affidando alle scuole il compito di fornirle quotidianamente.
Quando si può NON indossarla:
1. Può non essere indossata in condizioni di staticità e nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, quando ci si trova seduti al banco, durante l’attività motoria o mentre si consuma il pasto.
NB. Sono esclusi dall’obbligo della mascherina i bambini sotto i 6 anni e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso.

UNITÀ DI CRISI – AREA FUNZIONALE SCUOLA
All’interno dell’Unità di crisi della Regione Piemonte è stata attivata una specifica Area funzionale dedicata al monitoraggio della situazione e del controllo epidemiologico nelle scuole.
È supervisionata dall’ex pm Antonio Rinaudo, nel ruolo di coordinatore/commissario dell’Area Giuridico-Amministrativa dell’Unità di Crisi.
Il coordinatore/commissario della Gestione delle Politiche sanitarie è invece in capo a Carlo Picco, in qualità di direttore del Dirmei (Dipartimento interaziendale Malattie infettive). Il Commissario generale coordinatore dell’Unità di Crisi è Vincenzo Coccolo.

REFERENTI COVID PER LE SCUOLE
I Dipartimenti di prevenzione di tutte le Asl del Piemonte hanno attivato due referenti Covid per ogni Asl che si interfacceranno con i referenti Covid di ogni scuola e con i medici e pediatri del territorio.

PRIORITÀ DI ACCESSO AL TAMPONE E HOTSPOT SCOLASTICI
La Regione Piemonte ha previsto una corsia prioritaria per i tamponi necessari allo screening scolastico.
Sono anche stati attivati in tutte le Asl del territorio già 29 hotspot/drive scolastici ad accesso diretto per accelerare le procedure di esecuzione dei tamponi. I punti di accesso diretto saranno presidiati da personale sanitario medico e pediatrico.
Garantito in ogni Asl l’orario 10.30-15 (ma alcuni hanno un orario più ampio) (Indirizzi/Orari in allegato)

NB. LABORATORI
Sono passati da 2 a inizio pandemia a 27 adesso con quello che abbiamo inaugurato la scorsa settimana a La Loggia (19 pubblici e 8 privati). Potenzialità: 13.000 tamponi al giorno circa.

FEBBRE O SINTOMI
A scuola/ A casa
Nel caso in cui uno studente manifestasse dei sintomi, la scuola provvederà ad attivare l’iter per la gestione di una eventuale positività.
Lo studente verrà accompagnato e assistito da un operatore scolastico in una stanza dedicata e verrà avvisata la famiglia affinché possa riportarlo al proprio domicilio.
Sia che i sintomi si manifestino a scuola o che si manifestino a casa, la famiglia dovrà contattare il proprio pediatra o medico (nel caso di età maggiore a 14 anni) che valuterà le condizioni di salute dello studente e deciderà se attivare la procedura per i casi di sospetto Covid, inserendo i dati sulla piattaforma regionale e richiedendo l’esecuzione del tampone (indicando anche alla famiglia, in base alle condizioni di salute, se utilizzare l’accesso diretto o attendere in casa l’unità sanitaria che eseguirà il test virologico).

NB. DIFFICOLTÀ A CONTATTARE IL PROPRIO MEDICO/PEDIATRA
Nel caso in cui la famiglia non disponesse o avesse difficoltà a mettersi in contatto con il proprio pediatra/medico, potrà segnalare il proprio caso al Dipartimento di Prevenzione/Guardia medica della propria Asl. Trascorse 24 ore, in assenza di un riscontro, la famiglia potrà accompagnare il bambino a uno degli hotspot ad accesso diretto per l’esecuzione del tampone, previa compilazione di un modulo di autocertificazione (già predisposto dalla Regione).

CASO POSITIVO
Nel caso in cui uno studente risulti positivo al tampone il SISP, in collaborazione con il referente covid scolastico, avvia il contact tracing e dispone l’isolamento fiduciario o la quarantena dei contatti stretti nelle 48 ore precedenti e la procedura di tampone.
La scuola avvierà parallelamente le attività di sanificazione straordinaria degli ambienti venuti a contatto del soggetto positivo.

RIENTRO A SCUOLA
1. Nel caso in cui il tampone sia positivo sarà necessario attendere la certificazione della guarigione clinica con doppio test virologico negativo e l’attestazione del proprio pediatra/medico.
2. Nel caso in cui il tampone del caso sospetto sia negativo sarà necessario attendere a casa la guarigione clinica seguendo le indicazioni del proprio pediatra/ medico che alla fine consegnerà l’attestazione di esito negativo del tampone.
3. Nel caso di assenze da scuola per condizioni cliniche non sospette di Covid-19, per la riammissione a scuola sarà necessaria l’autocertificazione della guarigione da parte della famiglia (senza necessità di certificato medico e attraverso l’apposito modulo già predisposto dalla Regione).

ASSUNZIONI SANITARIE                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Dall’inizio della pandemia la Regione Piemonte ha contrattualizzato oltre 2.500 figure sanitarie e completato gli organici delle 90 Usca territoriali

Profili al 10 settembre 2020                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Rientro a scuola in Piemonte: misure e situazione epidemiologica                                                                             

TAMPONI
Nella settimana dal 31 agosto al 6 settembre la media giornaliera dei tamponi è stata di circa 3.700 per un totale di 25.800.
Suddivisione dei tamponi sul territorio                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Rientro a scuola in Piemonte: misure e situazione epidemiologica 2  

ETÀ DEI CONTAGIATI E SINTOMATICI
Si conferma, rispetto all’evoluzione dell’epidemia, il trend che nell’ultimo periodo vede invertita la proporzione delle età dei soggetti contagiati.
In particolare nelle ultime settimane dal 20 luglio al 6 settembre, la maggior parte dei casi (57%) ha tra i 15 e i 44 anni (nelle prime 5 settimane dell’epidemia questa fascia d’età era invece il 15%), mentre si riscontra un decremento marcato degli over 65 che sono nell’ultimo periodo circa il 12% del totale dei contagiati e solo il 3,1% ha più di 85 anni (nella fase acuta dell’epidemia gli over 65 erano oltre il 50% e gli over 85 superavano il 23%).

Contagi in età scolastica
Dal 10 agosto al 6 settembre i casi di contagio:
– sotto i 2 anni di età sono stati 24 (lo 0,03% dei bambini in quella fascia di età)
– fra i 3-5 anni i casi sono stati 20 (lo 0,02% dei bambini in quella fascia di età)
– fra i 6-10 anni i casi sono stati 33 (lo 0,02% dei bambini in quella fascia di età)
– tra gli 11-14 anni i casi sono stati 31 (lo 0,02% dei bambini in quella fascia di età)
– tra i 15-24 anni i casi sono stati 353 (lo 0,09% dei ragazzi in quella fascia di età).

Sintomatici
Si è notevolmente invertita anche la percentuale dei sintomatici che oggi rappresentano il 30% dei casi (mentre erano quasi il 70% all’inizio della pandemia).

RICOVERI – TERAPIE INTENSIVE COVID

Ricoveri
Nella fase acuta della pandemia (dal 23 marzo al 26 aprile) i posti letto di ricovero ordinario per Covid erano in media circa 3200 al giorno (con punte oltre i 3500). Dal 20 luglio ad oggi sono circa un centinaio al giorno (con un minimo di 75 e un massimo di 150).

Terapia intensiva
Nella fase acuta della pandemia (dal 23 marzo al 26 aprile) i posti letto di terapia intensiva per Covid erano in media circa 370 al giorno (con punte oltre i 450).
Dal 20 luglio ad oggi sono in media circa 5 al giorno (con un minimo di 2 e un massimo di 9 negli ultimi giorni).

N.B. RINFORZO TERAPIE INTENSIVE
Da inizio pandemia ad oggi sono stati raddoppiati i posti di terapia intensiva e triplicati quelli di subintensiva, che ora è obiettivo della Regione rendere strutturali:
Terapia intensiva da 287 a 586 posti (+104%)
Terapia subintensiva da 135 a 517 posti (+282%)

REPORT ULTIMA SETTIMANA (31 agosto – 6 settembre)
Rt medio 0.93 – Rt puntuale inizio sintomi 0.51
Nell’ultima settimana le nuove diagnosi si riducono passando da 476 a 387.
I casi sintomatici sono 109 e quelli importati 135 (di cui 37 sintomatici).
Dei 135 casi importati:
– 40 arrivano da altre regioni italiane
– 95 dall’estero
Motivo del tampone per questi 387 casi:
– 155 sono stati sottoposti al test nell’ambito di attività di screening
– 149 sono stati sottoposti al test perché contatti di casi accertati
– 83 sono stati sottoposti al test perché sintomatici

Nell’ultima settimana il 45% dei casi ha meno di 35 anni, mentre le nuove diagnosi in ultra ottantenni sono il 4% (14 casi, di cui 9 asintomatici)
Sull’aumento registrato pesando i casi importati e l’attività di ricerca dei contatti condotta dai SISP. I focolai segnalati sono esclusivamente familiari e si sono ridotti rispetto a quelli della settimana precedente (passando da 34 a 22).
Sono solo 41 su 387 le persone per le quali i SISP non hanno ricostruito l’appartenenza a una catena di trasmissione nota.

DISTRIBUZIONE CASI RIENTRI                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

Rientro a scuola in Piemonte: misure e situazione epidemiologica 3

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