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La fondazione Radici, custode di memoria

Serata di presentazione mercoledì 30 dicembre, alle 21, sulla propria pagina Facebook e rilanciata dalla pagina Facebook di Gazzetta d’Alba.

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Il Cda della fondazione Radici

GRINZANE CAVOUR La fondazione Radici si presenta sulla propria pagina Facebook (rilanciata dalla pagina Facebook di Gazzetta d’Alba) mercoledì 30 dicembre alle 21. Un giorno non banale, quello della ultima luna piena del 2020, presagio di fortuna e benessere per la tradizione popolare e lancia in anteprima il “teaser” del docufilm ufficiale di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 oltre al video I custodi del fuoco-Dalla Malora al riconoscimento Unesco che raccoglie il meglio di oltre tre anni di interviste raccolte dal nucleo che ha poi dato il là alla fondazione.
Il titolo prende ispirazione dal motto di Radici: Tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco di Gustav Mahler. A presentare la serata, dal castello di Grinzane Cavour, splendido simbolo della zona Patrimonio dell’umanità e sede della fondazione Radici, sarà l’attore albese e collaboratore di Gazzetta Paolo Tibaldi. Interverranno il presidente Claudio Rosso e il direttore Marcello Pasquero, promotori con il fotografo Bruno Murialdo della fondazione e il presidente della regione Alberto Cirio. Non mancheranno le sorprese in una serata dall’alto contenuto emozionale, nel segno della speranza che il nuovo anno possa permettere di lasciare alle spalle la pandemia.

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Nella fotografia di Bruno Murialdo, il paese di Grinzane Cavour

Il 30 dicembre, la luna sarà infatti al suo culmine, come spiega Paolo Tibaldi: «Ci parlano di luna, alcuni proverbi degni di nota, il primo fra questi è pertinente al periodo: Mëssa ‘d mesaneucc sansa lun-a, chi o ȓ’ha tre vàche, ch’o no vanda un-a (Messa di mezzanotte senza luna, chi ha tre vacche, ne venda una). Il modo di dire è dovuto al fatto che, in assenza di luna, si sarebbe ipotizzata una carenza di pioggia e la conseguente mancanza di grano, foraggio per i buoi: il malaugurato periodo delle cosiddette “vacche magre”. Il lunario dice che il 30 dicembre 2020 ci sarà la luna piena. Un buon segno, oltre a quello della fine di un anno sicuramente non felice».

Un anno non felice, ma comunque importante per la Fondazione, nata il 12 febbraio, da un nucleo di 15 soci fondatori che hanno eletto all’unanimità presidente l’editore di Radio Alba Claudio Rosso: «Nonostante l’anno poco propizio, la fondazione Radici è riuscita a dare il via a importanti opere, su tutte il grande archivio digitale della memoria. Il nostro obiettivo è andare a creare un punto di riferimento per chi vorrà approfondire lo studio del territorio, in cui andare a convogliare il materiale inedito raccolto dalla fondazione, fatto di decine di interviste, ma anche le pubblicazioni che sono state realizzate nel corso degli anni da storici, giornalisti e antropologi del territorio, in modo che queste non vadano perdute. Quello della fondazione Radici è stato un grande lavoro di squadra. In questo 2020 i 15 soci fondatori hanno approvato oltre 20 delibere, tutte all’unanimità, l’affiatato Cda ha messo le basi per dare una solidità organizzativa ed economica alla fondazione che potrà durare negli anni e nelle scorse settimane è stato nominato il comitato scientifico, con nomi di spicco in numerosi settori che sapranno dare lustro alla Fondazione e darle prestigio dal punto di vista culturale e scientifico»

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L’intervista di Marcello Pasquero a Giacomo Oddero (foto Bruno Murialdo)

Il direttore Marcello Pasquero, storico collaboratore di Gazzetta aggiunge: «La Fondazione ha operato su più fronti in questi primi mesi di attività. A partire dall’importante convenzione stipulata con l’Icpi, l’istituto centrale del patrimonio immateriale del Mibact. La fondazione Radici è tra le sole quattro fondazioni in Italia ad aver stipulato una convenzione di questo tipo. Il primo lavoro promosso è stato un libro sul passaggio delle epidemie in Piemonte con un focus molto particolare sul 2020 raccontato a un ipotetico ragazzo del futuro che si chiederà come il nostro territorio abbia fronteggiato la pandemia da Covid-19. Alla parte storica ha lavorato a lungo don Renzo Costamagna, morto prematuramente a settembre. Il libro che verrà presentato a inizio 2021 sarà dedicato alla sua memoria».

Da mesi poi la Fondazione opera, come produttore associato, con Confindustria Cuneo, per la realizzazione del docufilm ufficiale di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, con la regia di Max Chicco. A questo proposito il presidente Claudio Rosso aggiunge: «Questo lavoro rimarrà nella storia della Fondazione come il primo realizzato con un socio fondatore, Confindustria Cuneo, che ha creduto e sostenuto fin dall’inizio Radici». Confindustria Cuneo è uno dei quindici prestigiosi soci fondatori di Langhe, Monferrato e Roero: «Aca Associazione commercianti albesi, Ascom Bra, Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato, Confartigianato Cuneo, Ente turismo Langhe Monferrato Roero, Confindustria Cuneo, Diocesi di Alba, Egea Spa, Enoteca regionale di Ovada e del Monferrato, Ente Fiera del Tartufo bianco d’Alba, Famija Albèisa, fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, Miroglio Spa, Piemonte Land of Perfection e Radio Alba».

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Le riprese allo sferisterio con i fratelli Massimo e Paolo Vacchetto (foto Bruno Murialdo)

Parallelamente è continuata la fase di raccolta di testimonianze e per il 2021 sono già state deliberate le prime dodici nuove interviste per completare la fase di ricerca avviata sul mondo dell’enologia di Langhe, Roero e Monferrato, allo scopo di realizzare un libro ed eventualmente un film sul mondo del vino. Il lavoro proseguirà approfondendo tutti i settori produttivi del territorio.

I soci fondatori hanno eletto un cda formato da sei membri: Claudio Rosso, Gian Franco Comaschi, nel ruolo di vice. Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo, Marco Scuderi, funzionario Aca e vicepresidente dell’Ente Fiera oltre che direttore dell’Enoteca Cavour di Grinzane, Luigi Cabutto, direttore del giornale “Le nostre Tor” di Famija Albeisa e Silvano Stella consigliere dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
La fondazione ha appena nominato un comitato scientifico di altissimo livello composto da Pier Carlo Grimaldi, Massimo Martinelli, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Mauro Carbone, Marco Devecchi, Andrea Desana e Roberto Cavallo. L’ultima nomina del Cda spetterà alla Regione Piemonte: «Proprio in questo momento in cui dobbiamo ricostruire un Rinascimento italiano e piemontese il modo migliore è partire dalla nostra storia, partire dalle nostre radici» sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: «Questa nuova fondazione ci aiuta a mantenere ben salda la memoria delle nostre origini e quindi ha tutto il supporto di una Regione che ha nella sua storia la garanzia del suo futuro».

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L’intervista a Bruno Ceretto (foto Bruno Murialdo)

Per tutto questo e molto altro basterà collegarsi alle 21 di mercoledì 30 dicembre sulla pagina Facebook di fondazione Radici, rilanciata da Gazzetta d’Alba, sulla propria pagina.

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