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Regione Piemonte: il maxi piano per la sicurezza delle scuole medie

Regione Piemonte: il maxi piano per la sicurezza delle scuole medie

TORINO Un piano da sette milioni di euro per riportare in classe in sicurezza tutti gli studenti di seconda e terza media, che dal 7 gennaio ritorneranno in aula al cento per cento, com’era già previsto dal momento dell’ingresso del Piemonte in zona arancione, ma che hanno dovuto proseguire con la didattica a distanza per decisione del governatore Alberto Cirio. Oggi, mercoledì 30 dicembre, la Regione Piemonte ha presentato il progetto sperimentale Scuola sicura: un piano unico in Italia, che mira a monitorare e prevenire lo sviluppo dei contagi in questa fascia scolastica, attraverso un piano di screening basato su dati epidemiologici accumulati da settembre in poi.

Come ha precisato l’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino: «L’obiettivo è permettere a studenti, docenti e a tutto il personale di tornare in classe in totale sicurezza, così da non dover più rinunciare alla didattica in presenza fino alla fine dell’anno scolastico». Quattro i pilastri su cui si fonda il progetto: uno screening preventivo per tutti gli insegnanti e il personale Ata, un monitoraggio costante per gli studenti di seconda e terza media, progetti territoriali personalizzati a seconda delle esigenze delle singole aree e lo sviluppo di percorsi dedicati alla scuola nell’ambito dei Servizi di igiene e sanità pubblica delle Asl, così da migliore il contact tracing.

I primi che potranno accedere ai tamponi gratuiti, su base volontaria, saranno i docenti e il personale, che dal 4 gennaio potranno prenotarsi attraverso i medici di famiglia. In questo modo, potranno sottoporsi al tampone rapido ogni 15 giorni, da confermare con tampone molecolare in caso di esito positivo. Dall’11 gennaio, potranno avere accesso ai tamponi anche i 75mila studenti di seconda e terza media, sempre su base volontaria, attraverso un piano di screening che permetterà di avere un monitoraggio mensile. I tamponi non verranno effettuati a scuola, ma negli hotspot già disseminati sul territorio piemontese. E, per gli studenti, a raccogliere le adesioni saranno i referenti Covid di ogni scuola, così da non sovraccaricare i medici di famiglia e i Sisp. Il piano al momento non è stato esteso agli studenti delle scuole superiori, per i quali si prevede il rientro in aula al 50 per cento dal 7 gennaio, ma la cosa non è esclusa, se l’esito della sperimentazione con le seconde e le terze medie sarà positivo.

Francesca Pinaffo

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