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Gionni Maregno rassegna le dimissioni da presidente Apro

Servono centomila euro per formare nuovi Oss
Gionni Marengo

ALBA Gionni Marengo ha rassegnato pochi minuti fa, al Cda, le proprie dimissioni da presidente di Apro. A spingere l’avvocato albese a fare un passo indietro  una presunta inconferibilità dovuta alla legge Severino che richiede che sia trascorso almeno un anno per ricoprire incarichi di amministratore di un ente partecipato dal pubblico a chi è stato consigliere provinciale o in un comune con più di 15 mila abitanti della stessa regione.

L’Apro è una società consortile a responsabilità limitata partecipata dal Comune di Alba al 17,8%, ma nella legge Severino si parla espressamente di chi ricopre deleghe all’interno di un ente.

Tutto nasce da un esposto della minoranza consigliare all’Anac l’Autorità nazionale anticorruzione che avrebbe espresso un primo parere non vincolante sull’inconferibilità che potrebbe poi essere impugnata al Tar e al Consiglio di stato. Per non esporre la propria persona e l’Apro a un lungo contenzioso Marengo ha scelto di dimettersi.

Marcello Pasquero

Su Gazzetta in edicola martedì 30 marzo l’intervista a Gionni Marengo e le dichiarazioni del sindaco di Alba Carlo Bo, della vicepresidente di Apro Francesca Sartore e del consigliere di Uniti per Alba Olindo Cervella

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