Morì dopo il banchetto nuziale del nipote: assolto dai giudici di Asti il ristoratore Alessandro Marmo

Al Tribunale di Asti potrebbe andare parte dell’Alessandrino

ASTI È stato assolto perché il fatto non sussiste: si è conclusa dopo quattro anni, con la sentenza pronunciata dal Giudice per l’udienza preliminare Federico Belli,  la vicenda processuale del ristoratore Alessandro Marmo, titolare della locanda delle Antiche sere di Maretto, piccolo comune di 300 abitanti nel nord della provincia astigiana.

Il ristorante, nel settembre del 2017, aveva accolto una coppia di sposi e gli invitati per il banchetto nuziale: due giorni dopo la cerimonia, Pierino Magnelli, pensionato milanese di 77 anni, zio dello sposo, era deceduto a Torino, per un’infezione intestinale e alcune decine di persone si erano sentite male. Il giovane cuoco era l’unico imputato nel processo che aveva preso avvio davanti ai magistrati del capoluogo astense: per lui il Pm aveva chiesto la condanna a cinque mesi di reclusione, ma il giudice ha ritenuto motivata la richiesta di assoluzione avanzata dai legali di Alessandro Marmo, Pier Mario Morra e Nicola Calleri.

«La sentenza è arrivata dopo un confronto franco, ma leale tra le parti; eravamo fiduciosi che le argomentazioni dei nostri consulenti trovassero accoglimento nella sede processuale», hanno commentato i legali. La tesi dell’accusa, che stabiliva un nesso fra il pasto consumato e il tragico evento, è stata scartata dai magistrati che hanno invece accolto le perizie della difesa e, «al termine di un processo complesso e articolato, il Giudice dell’udienza preliminare ha assolto il nostro assistito con la formula perché il fatto non sussiste. Nessuna correlazione esiste tra la morte del povero Pierino Magnelli e quanto contestato al nostro assistito», proseguono Morra e Calleri.

E concludono: «l’assoluzione restituisce alla vita un giovane ristoratore dopo anni di battaglie»

Davide Gallesio

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