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Un paese ci vuole: Santo Stefano Belbo dà il via al piano di sviluppo

Un paese ci vuole: Santo Stefano Belbo dà il via al piano di sviluppo
La picconata simbolica del sindaco Laura Capra al vecchio mulino di via Pistone, alla presenza dell'Amministrazione comunale e del senatore Marco Perosino.

SANTO STEFANO BELBO Un traguardo che è, in realtà, il punto di partenza di un ambizioso percorso per Santo Stefano Belbo: con la simbolica picconata al vecchio mulino di via Pistone, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Laura Capra, ha dato avvio, giovedì 9, al piano di sviluppo locale “Un paese ci vuole”. Filo conduttore del progetto non può che essere la cultura, intesa come occasione di scambio, di incontro, di crescita e di contaminazione, dal punto di vista architettonico, urbanistico, turistico e produttivo. Il punto cardine di questo percorso è la figura di Cesare Pavese, nato proprio il 9 settembre del 1908 a Santo Stefano Belbo.

Afferma il sindaco Laura Capra: «Con questo progetto vogliamo valorizzare sempre più l’eredità lasciata a questa nostra terra dal suo figlio più amato, attraverso un vero e proprio piano di riqualificazione territoriale che coinvolgerà l’intera comunità e punta a rafforzare la rete turistica, garantendo una ricaduta economica, culturale e sociale. Così i luoghi pavesiani diventano il palcoscenico della nuova rinascita di Santo Stefano Belbo, “il più bello di tutti i paesi”, un paese fisicamente chiuso tra le colline coltivate a vite, ma concettualmente aperto a ogni forma di inclusività e di partecipazione, con il fine ultimo di valorizzare tutte le eccellenze che lo caratterizzano, attraverso interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici storici e attraverso la promozione delle risorse culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche che il nostro territorio può offrire».

Servizio su Gazzetta d’Alba in edicola martedì 14 settembre.

 

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