Nebbiolo maturo per i grandi rossi

VENDEMMIA La vendemmia 2021 sta galoppando ed è praticamente iniziata anche la raccolta delle uve Nebbiolo per le cinque denominazioni legate a questo vitigno: Langhe Nebbiolo, Nebbiolo d’Alba, Roero, Barbaresco e Barolo. Al riguardo i dati dei controlli di maturazione coordinati da Enocontrol manifestano per queste uve un’ottima maturità tecnologica.

Addirittura, l’andamento climatico di quest’anno ha ridotto a pochissimi giorni quella settimana di differenza di maturazione che di solito esisteva tra Barbaresco e Barolo e così in entrambe le zone la vendemmia è iniziata ancora prima della fine di settembre, entrando nel pieno con la settimana d’apertura di ottobre.

I dati relativi all’accumulo degli zuccheri segnalano alla data del 29 settembre i seguenti valori Babo medi: Nebbiolo d’Alba 20,4; Roero 21,0; Barbaresco e Barolo 21,3.

Se nelle prime settimane (per esempio quella tra l’8 e il 15 di settembre) gli incrementi zuccherini erano elevati, in qualche caso anche superiori a un grado Babo a settimana, nell’ultimo periodo gli aumenti sono di pochi decimi di grado, anche grazie al generale abbassamento delle temperature dell’ultima parte di settembre.

Nebbiolo maturo per i grandi rossi
Operai al lavoro tra i filari per la raccolta delle uve Nebbiolo a Barbaresco durante la campagna 2021.

Buoni sono ancora i valori medi quanto ad acidità totale (vicini ai 7 per mille) e al pH (tra 3,12 e 3,22), segno di una significativa armonia generale in avvio della vinificazione.

La maturità fenolica. Da qualche anno, si nota un costante disallineamento tra la maturità tecnologica e quella fenolica, con la prima che si raggiunge più in fretta rispetto alla seconda. Anche quest’anno si sta ripetendo la medesima situazione e questo consiglierebbe di attendere ancora per raccogliere le uve al fine di avere vini con una bella veste cromatica e tannini non sgraziati.

La decisione di attendere ancora qualche giorno prima di staccare le uve Nebbiolo va rapportata anche all’opportunità di non ottenere un accumulo esagerato di zuccheri, con la conseguenza di produrre vini molto alcolici e non sempre con un buon equilibrio strutturale. Ci sono tre fattori che da questo punto di vista ci lasciano abbastanza tranquilli: di fronte a una decisione del genere (che va presa vigneto per vigneto) le aziende dispongono degli adeguati supporti tecnici per procedere in modo professionale; il vitigno Nebbiolo è un buon accumulatore di zuccheri, ma sembra non esagerare mai; le uve 2021 sono molto sane e belle e non temono ulteriori permanenze sui filari. L’evoluzione della maturità fenolica viene tenuta sotto controllo con analisi chimiche secondo il metodo Glories modificato.

Il laboratorio Enocontrol conduce da anni queste verifiche su alcuni vigneti di Nebbiolo delle zone del Barbaresco, del Barolo e del Roero. Quest’anno sono state condotte quattro verifiche, una per settimana tra l’8 e il 29 settembre. Gli ultimi valori riscontrati confermano la presenza di una buona maturità fenolica, non dappertutto ottimale, ma comunque già migliore rispetto al 2020.

Anche sotto questo punto di vista i vini da Nebbiolo 2021 promettono bene e potrebbero rivelarsi ricchi in struttura, tendenzialmente equilibrati e con ottimi colori.

Giancarlo Montaldo

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