LA STORIA «Per noi non è solo un negozio, ma un vero e proprio progetto familiare»: lo dicono Chiara Paglieri ed Eugenio Manera, compagni nella vita e soci nel lavoro.
Lo scorso giugno, quando la città stava cominciando a riprendersi dopo l’ondata primaverile del Covid-19, hanno aperto il loro negozio di alimentari in corso Langhe: Bottega Manera.
«Per assurdo, durante l’isolamento, ci siamo trovati a fantasticare sul nostro futuro», dice Eugenio, che lavorava in un settore diverso.
Chiara: «Abbiamo fatto della nostra passione un lavoro e deciso di concretizzare un’utopia».
La loro bottega racchiude due anime: «La nostra clientela è rappresentata da persone che vengono per comprare il pane o i prodotti alimentari di largo consumo, ma anche da chi cerca specialità. Siamo convinti che per un piccolo negozio sia fondamentale offrire qualcosa di diverso rispetto a ciò che si può trovare ovunque, ma allo stesso tempo i negozi di prossimità rappresentano un servizio per interi quartieri», spiegano i due, per poi aggiungere: «La risposta è molto buona: da giugno la clientela è triplicata. Oltre ai due dipendenti che sono già al nostro fianco, stiamo cercando un terzo addetto».
Aprire un negozio è un bel cambiamento, come conclude Chiara: «Da tre anni siamo genitori di Enea, che ha vissuto con noi tutti i cambiamenti. Basti pensare che, prima di aprire, io lavoravo part-time e quindi ero molto più presente. Ma, grazie a qualche aiuto e a una buona organizzazione, ce la stiamo facendo e siamo tanto soddisfatti».
f.p.