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Roddi: nel 2022 via al quinto lotto dei restauri del castello

Roddi: nel 2022 via al quinto lotto dei restauri del castello 1

RODDI Nell’ultimo Consiglio comunale del 2021 sono state prese importanti decisioni per il paese, con circa 3 milioni e mezzo di euro di investimenti divisi in tre opere pubbliche che verranno realizzate nel 2022. Le spiega il sindaco Roberto Davico: «Nel piano triennale dei lavori pubblici abbiamo inserito tre importanti interventi. Con il quinto lotto terminiamo i lavori al castello: si tratta di due milioni e 535mila euro per l’intervento sul mastio del Cinquecento e il recupero dei cassettoni e delle scale in legno. Riporteremo alla luce la parte originaria del maniero, praticamente il primo blocco. Per il recupero del castello sono stati investiti circa nove milioni e 300mila euro, un’opera che negli anni ha preso sempre più forma, grazie all’impegno delle Amministrazioni precedenti, che a noi non resta che completare». Il secondo e terzo lavoro riguardano il palazzo comunale e l’ex chiesa del Rosario.

Prosegue il sindaco: «Nel corso di quest’anno saranno realizzati i lavori di ristrutturazione della parte bassa del Municipio per un valore pari a 400mila euro e sarà recuperata l’ex chiesa del Rosario. L’intervento ammonta a 670mila euro e permetterà di far riemergere gli affreschi conservati dalla controsoffittatura, che verranno riportati alla luce. Il locale sarà adibito a sala multimediale e diventerà la sede del premio Roddi, giunto ormai alla ventisettesima edizione».

La seduta del Consiglio comunale non è stata soltanto dedicata ai lavori pubblici. Conclude il sindaco: «Abbiamo anche deciso di lasciare invariate le aliquote dell’Imu e della Tari e di stipulare una convenzione tecnica per i servizi demografici. Si tratta di un servizio fornito dall’Unione collinare: se un cittadino roddese ha bisogno di un documento urgente, in caso di indisponibilità nel proprio Comune, potrà rivolgersi a un altro Municipio per ottenerlo. Credo che sia un’opportunità importante che conferma la collaborazione tra i vari paesi presenti nell’Unione».

Livio Oggero

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