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L’anno d’oro dei castelli di Langa e Roero

Al castello di Barolo si fa infinito il racconto del vino 2021

TURISMO È un bilancio positivo quello registrato dai castelli di Barolo, Serralunga, Roddi e Magliano Alfieri, gestiti dalla Barolo & castles foundation. Nonostante le chiusure e le restrizioni dovute alla pandemia, nel 2021 le visite sono aumentate. Il Museo del vino a Barolo, da maggio fino a fine anno, ha registrato quasi 42mila visitatori, con un incremento di circa il 70% rispetto all’anno precedente, quando le aperture erano a singhiozzo. Al WiMu, ogni mese dell’anno appena trascorso è stato migliore del corrispondente mese del 2020, con una crescita netta a luglio, agosto, ottobre e dicembre che hanno registrato più ingressi del 2019. Quello del 2021 è stato il miglior ottobre di sempre.

Al castello di Serralunga, il 2021 ha visto 12mila visitatori, dato che si avvicina al 2019, nonostante gli oltre 60 giorni di apertura in meno causati dall’emergenza sanitaria. Sono raddoppiati i visitatori rispetto al 2020, anno fortemente penalizzato dai lockdown. Nel 2021 il maniero ha avuto in alta stagione maggiori accessi rispetto al periodo prepandemia. Anche a Serralunga, come a Barolo, luglio, ottobre e dicembre hanno registrato un numero di visitatori più alto rispetto allo stesso periodo del 2019.

Uno tra i risultati più significativi del lavoro della Barolo & castles foundation arriva dal castello di Magliano Alfieri, dove, con lo stesso numero di giorni di apertura del 2019, i visitatori sono aumentati del 12%. Il castello, che ospita il museo civico delle arti e tradizioni popolari con la sezione dei soffitti in gesso e il percorso museale dedicato al paesaggio delle colline di Langhe e Roero, ha registrato in ogni mese (tranne luglio e settembre), più ingressi del 2019.

Trovata morta in un sentiero tra le vigne di Magliano Alfieri

Le visite sono aumentate rispetto al 2020 anche al maniero di Roddi (+51%), con una lieve flessione rispetto al 2019, anno caratterizzato da una buona presenza di gruppi organizzati, che nel 2021 sono mancati anche a causa delle restrizioni legate al Covid-19. Il castello ha anche chiuso in anticipo la stagione per l’avvio dei lavori di restauro di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane.

Il 2021 è stato un ottimo anno anche per le etichette del fondo Cesare e Maria Baroni Urbani protagoniste, in occasione di Barolo città italiana del vino, di due esposizioni temporanee nei castelli di Langhe e Roero e a palazzo Barolo di Torino. «Nel secondo anno di pandemia abbiamo migliorato le performance del 2020, dimostrando di aver imparato a gestire l’accoglienza. Pur con un inizio d’anno caratterizzato da chiusure e protocolli di sicurezza, il 2021 è stato sotto molti aspetti migliore del 2019, con numeri in crescita», dichiara il presidente della Barolo & castles foundation, Claudio Bogetti.
Aggiunge Alessandra Muratore, direttrice del WiMu e coordinatrice della fondazione: «Il 2021 è stato un anno di incertezza Nonostante ciò, abbiamo osservato una ripresa della fruizione da parte delle famiglie e dei giovani e grande attenzione a protocolli e regole. Il pubblico è in parte cambiato, con una maggior percentuale di italiani interessati a scoprire il nostro patrimonio storico, culturale e architettonico».
Nonostante le non poche difficoltà, le premesse fanno ben sperare in una rapida ripresa, in parte già in atto.

Elisa Pira

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