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Dai quartieri di Alba. Il Centro storico rilancia il parco

IL COLLOQUIO È in dirittura d’arrivo la fase preparatoria al rinnovo dei comitati di quartiere cittadini. Il prossimo Consiglio comunale approverà alcune modifiche al regolamento per il loro funzionamento. La più importante è la formalizzazione della nascita delle delegazioni di viale Masera, Gallo e Altavilla-Madonna di Como che hanno raccolto le adesioni dei cittadini attorno ai rispettivi comitati promotori. Con la nuova suddivisione i quartieri cittadini salgono a 12. Non resta che fissare la data per le votazioni, attese tra aprile e maggio.

Gazzetta accompagna gli albesi alla scadenza elettorale con una serie di colloqui assieme ai presidenti dei comitati di quartiere iniziando da Attilio Cammarata, 64 anni, che dal 2011 è presidente del Centro storico, quartiere delimitato dal fiume Tanaro e dalla linea ferroviaria e che presto lascerà la parte in altura al neonato comitato collinare.

Come giudica l’esperienza maturata dai quartieri?

Attilio Cammarata
Attilio Cammarata

«Senz’altro in maniera positiva. Come comitati abbiamo esclusivamente funzioni propositive e consultive per la popolazione del quartiere: attraverso la collaborazione e il confronto con le istituzioni, abbiamo permesso a tutti i cittadini di esprimere le proprie esigenze».

Quali proposte sono scaturite dal Centro storico?

«Tra i nostri contributi vi è l’individuazione del San Lazzaro come casa della salute, tesi poi sposata dagli altri comitati e che ha attirato l’interesse di Comune, Asl e Regione. Il Garante della disabilità è stata un’altra nostra proposta, come pure l’operatore di strada. Infine, abbiamo stilato il progetto di riqualificazione totale del parco Tanaro, con l’installazione di videosorveglianza e illuminazione. L’elettricità potrebbe essere generata da una turbina idroelettrica rolling fluid, ideale anche per mantenere una pompa per irrigare il parco. Attraverso una gestione collettiva, ognuno si prenderebbe cura di un’area di verde. Abbiamo presentato il progetto in Comune e a Giuseppe Rossetto di Egea, il quale ha espresso apprezzamenti. Per quanto fatto, devo ringraziare chi mi è stato sempre accanto: Ezio Balocco, Renzo Binello, Valentina Cirio, Loredana Giordano, Adele Romano, Silvio Rolando, Giuseppina Migliaccio, Mauro Soave, Filippo Ghisi, Simone Modica e Franco Del Barba».

Dai quartieri di Alba. Il Centro storico rilancia il parco
Attività sportiva a parco Tanaro

I cittadini partecipano alle attività del comitato?

«Sì, ma bisognerebbe sensibilizzarli maggiormente per avviare una crescita culturale e sociale che porti a una partecipazione propositiva e costruttiva, indipendentemente dagli interessi personali. Cerco sempre di coinvolgere tutti e lavorare in gruppo: il presidente è un portavoce che deve trasmettere le istanze del quartiere ai consiglieri comunali. Per noi conta il gruppo, non il singolo. Molti si sono allontanati dalla politica perché non hanno ricevuto risposte: attraverso il comitato, vorremmo andare oltre gli schieramenti e tornare alla gestione della polis».

Come giudicate i rapporti avuti con l’Amministrazione comunale?

«Purtroppo il rapporto con il Comune è stato discontinuo. Con un dialogo costante, si sarebbe potuto fare molto di più per la crescita di Alba. In particolare, abbiamo trovato scarsa collaborazione riguardo alla riqualificazione del parco Tanaro, l’unico spazio verde del centro città. A volte è mancata la sinergia tra Amministrazione e cittadinanza: forse un maggiore confronto sulle decisioni da prendere, con incontri o assemblee, potrebbe responsabilizzare la popolazione».

Dal vostro insediamento, quali problemi permangono nel quartiere?

«I più critici sono la pulizia e la sicurezza. Li abbiamo sempre portati all’attenzione degli amministratori e dovrebbero essere affrontati organicamente. Molto, inoltre, è ancora da fare in tema di decoro urbano (chioschi, dehors, arredo urbano e piano colore). In ogni caso giudichiamo positivo il fatto che, nell’ultimo periodo, i Carabinieri abbiano aumentato i controlli. A livello pratico permane la necessità di un doppio semaforo in piazza Ferrero, all’angolo con via Don Alberione e corso Fratelli Bandiera».

Davide Barile

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