Le chiocciole di Cherasco vanno all’università

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CHERASCO La chiocciola metodo Cherasco corre sempre più veloce con il fatturato complessivo degli oltre 800 allevamenti elicicoli affiliati che, nel 2021, ha sfiorato i 500 milioni di euro.  Corre insieme ad altre due famose chiocciole: quella di Slow food di Carlo Petrini e la @ delle e-mail.

La chiocciola di Slow food

Le chiocciole metodo Cherasco tornano laddove tutto è nato: da sabato 30 aprile – edizione zero del nuovo corso – i seminari informativi organizzati dall’Istituto internazionale di elicicoltura Cherasco si svolgono presso la prestigiosa Università di scienze gastronomiche di Pollenzo dove, nel 2016, è nato – proprio in collaborazione con l’Università – il disciplinare chiocciole metodo Cherasco. Disciplinare che, in 6 anni, ha portato gli allevamenti elicicoli affiliati da 200 a oltre 800 esprimendo tutto il potere della chiocciola da cui nascono, a spirale, diverse opportunità di rigenerazione del reddito in chiave di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ovvero l’economia elicoidale.

Le chiocciole di Cherasco vanno all'università

Il primo appuntamento, sabato 30 aprile, è stato tenuto a battesimo proprio da Petrini, fondatore di Slow food e presidente dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo che ha sottolineato come «l’elicicoltura, come ogni forma di agricoltura, deve utilizzare la tecnologia come supporto e cura per la Terra; perché la prima fonte di profitto e reddito è proprio il nostro Pianeta».

«Un messaggio che condividiamo pienamente e sul quale si basa tutta la filosofia dell’Istituto internazionale di elicicoltura Cherasco: uomo, digitale, terra. Ovvero la digitalizzazione al servizio della terra in cui nasce, cresce e si sviluppa la nostra chiocciola», prosegue Simone Sampò, direttore dell’Istituto e motore della rivoluzione nel settore elicicolo in Italia e nel mondo, con oltre 18 paesi che adottano il disciplinare sviluppato proprio nel cuneese.

Soddisfazione espressa anche da Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di Unisg Pollenzo: «Con i moduli informativi presso la nostra Università, si consolida la collaborazione fra Istituto internazionale di elicicoltura e Unisg evidenziando l’evoluzione accademica della giornata informativa che diventa seminario di elicicoltura Metodo Cherasco».

La richiesta di chiocciole di qualità – sia per la carne che per la bava – è in costante aumento. «Considerando che gli allevamenti attuali in Italia provvedono solo al 15% della domanda interna e che ci sono oltre un milione di ettari incolti (dato Coldiretti) – conclude Simone Sampò – c’è spazio per più di altri 3.800 ettari di impianti e per l’avvio di nuove proficue opportunità imprenditoriali.

La @ di internet

Dalla chiocciola slow di Carlo Petrini, alla chiocciola fast di Internet: alla giornata formativa gratuita a Pollenzo hanno partecipato in presenza 110 aspiranti elicicoltori raggiunti dall’informazione principalmente attraverso internet, canale che l’Istituto internazionale di elicicoltura utilizza per parlare, a livello nazionale e internazionale, del mondo della chiocciola. Con informazioni, aggiornamenti e presentazione di case histories di diversi elicicoltori, i social rappresentano per l’Istituto il luogo di massima interazione tra Istituto ed utenti e tra gli utenti stessi.

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Tutto ciò crea un passaparola referenziato e spinge molti a venire a vedere e sentire di persona le potenzialità di sviluppare un business certificato nell’elicicoltura. Una comunicazione che travalica i confini, con aspiranti elicicoltori provenienti da diversi paesi nel mondo – al seminario di Pollenzo sabato sono venuti anche dalla Cina, dalla Nigeria e dagli Stati Uniti – per approcciare un sistema di allevamento – il metodo Cherasco – che da Cuneo sta conquistando il mondo.

I seminari di elicicoltura metodo Cherasco

Rivolti ad imprenditori interessati a sviluppare l’attività elicicola, sono appuntamenti gratuiti organizzati dall’Istituto internazionale di elicicoltura Cherasco.

È previsto un appuntamento al mese. La parte teorica si svolge presso e in collaborazione con l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo; la parte pratica presso il polo dell’elicicoltura di Cherasco.

Attraverso la relazione degli esperti dell’Istituto, si approfondiscono gli aspetti legati alla tecnica, potenzialità imprenditoriali della filiera, investimenti, ricavi.
Simone Sampò, presidente ane e direttore Istituto internazionale di elicicoltura introduce al mondo dell’elicicoltura 2.0, illustrando il disciplinare chiocciola metodo Cherasco con i 6 punti che lo caratterizzano e i servizi e la filiera imprenditoriale dell’Elicicoltura secondo chiocciola metodo Cherasco.
Cristiano Scarrone, architetto responsabile ufficio tecnico spiega la tecnica e come si costruisce e gestisce un impianto a ciclo naturale completo e a ciclo naturale breve.

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