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Il condizionatore pesa 125 euro l’anno: ecco come rinfrescare casa con metodi alternativi

Il condizionatore pesa 125 euro l’anno: ecco come rinfrescare casa con metodi alternativi

BOLLETTE Rinfrescare casa durante l’estate è importante ma comporta un vero e proprio picco dei consumi di energia elettrica, legati al ricorso al condizionatore, elettrodomestico in grado di abbassare la temperatura in casa, diventando uno strumento, per molti essenziali, per sconfiggere il caldo. In questo momento, il ricorso al condizionatore pone un “problema” di non secondaria importanza. Con il prezzo dell’energia elettrica alle stelle, infatti, rinfrescare casa con il condizionatore è sempre più costoso. A parità di utilizzo, i costi rispetto allo scorso anno sono aumentati notevolmente. Tutto ruota intorno alla crisi energetica che ha portato alla crescita significativa dei prezzi al dettaglio dell’energia elettrica. Ricorrere al condizionatore, soprattutto per un uso prolungato, è oggi molto più costoso.

Il nuovo studio dell’Osservatorio sostariffe.it e segugio.it si concentra sulle soluzioni per rinfrescare casa senza condizionatore e, quindi, senza dover fare i conti con il picco di consumi legato all’utilizzo del dispositivo. Non si tratta di una missione impossibile anche se, inevitabilmente, la scelta di non utilizzare il condizionatore (o anche solo ridurne l’utilizzo) comporterà alcuni compromessi.

Il peso del condizionatore in bolletta: una spesa extra da 125 euro all’anno

Il condizionatore comporta una sostanziale crescita dei consumi di energia elettrica durante tutto il periodo estivo. Una valutazione precisa del peso del condizionatore sul consumo annuo di un’abitazione è legata all’analisi di molteplici fattori. Il consumo di quest’elettrodomestico è collegato sia al tempo di utilizzo che alle modalità (abbassare di molto la temperatura obiettivo in casa, infatti, comporterà una crescita esponenziale dei consumi).

In media, è possibile stimare un “peso” in bolletta del condizionatore pari a circa 450 kWh annui. Questo dato andrà moltiplicato per il costo unitario dell’energia elettrica (il prezzo della “componente energia” spesso indicato anche come “corrispettivo luce” dai fornitori) per determinare l’impatto del condizionatore sulla bolletta e, in particolare, sulla porzione della bolletta collegata direttamente ai consumi.

Attivando la tariffa luce con il prezzo più basso disponibile a giugno 2022 è possibile ridurre l’impatto del condizionatore in bolletta a circa 125 euro in un anno (concentrarsi quasi integralmente nelle bollette relative ai mesi di giugno, luglio e agosto). Questo dato può essere sensibilmente più alto se il condizionatore non è ad alta efficienza e se l’utente “spinge” troppo sulla temperatura obiettivo superando gli 8-10° C di differenza con la temperatura ambiente.

Gli utenti del Mercato Tutelato o che non hanno attivato una delle offerte più convenienti del Mercato Libero potrebbe fare i conti con una spesa nettamente superiore. Per chi ha più di un condizionatore attivo in casa, inoltre, c’è da tenere conto un impatto ancora maggiore. Con un sistema di due condizionatori, quindi, potrebbe essere superata facilmente la soglia di 200 euro di impatto extra in bolletta legato all’utilizzo del dispositivo.

Le alternative al condizionatore: consumi ridotti e buon rinfrescamento con il ventilatore da soffitto

Il primo sistema a disposizione degli utenti per rinfrescare casa senza aria condizionata è scegliere un dispositivo differente, caratterizzato da un consumo di energia nettamente inferiore. Optando per un ventilatore da soffitto, da utilizzare in sostituzione di un condizionatore in un ambiente di casa, è possibile ottenere una buona sensazione di rinfrescamento con un consumo di energia molto ridotto.

L’effettivo impatto in bolletta di uno o più ventilatori da soffitto va valutato caso per caso ed è strettamente collegato al modello scelto, alla velocità di funzionamento e al tempo di utilizzo. È possibile stimare che il consumo annuo di un ventilatore da soffitto sia pari a circa un decimo di quello registrato dal condizionatore, a parità di tempo di utilizzo. Questo taglio dei consumi (che comporta anche un rinfrescamento meno intenso però) si può tradurre in un risparmio di quasi 110 euro in bolletta.

I ventilatori, sia da soffitto che quelli portatili, devono essere utilizzati in modo corretto. È necessario, infatti, scegliere la giusta posizione dove installare il dispositivo, che non deve essere posizionato troppo lontano dall’area da rinfrescare. In una stanza in cui non c’è nessuno, inoltre, non è necessario attivare un ventilatore per “muovere l’aria”. Meglio spegnerlo e accenderlo solo quando si avrà la necessità di contrastare il caldo in quel determinato ambiente.

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