Il Partito gay Lgbt+ ha chiesto la ricusazione delle liste candidate in quattro paesi, tra cui Cravanzana

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CRAVANZANA A pochi giorni dal voto è arrivata la richiesta di ricusazione di alcuna liste in corsa per le elezioni amministrative di domenica 12. Davide Betti Balducci, coordinatore per le elezioni del Partito gay Lgbt+, candidato a Bastia Mondovì, Cravanzana, Frabosa Soprana, Rittana e Salmour, ha chiesto l’esclusione  a Cravanzana, Frabosa Soprana, Rittana e Salmour delle liste che non rispettano l’equilibrio di genere nelle proprie candidature. Secondo il Partito gay Lgbt+ non sarebbero in regola due  liste di Frabosa (Montagna che vive e Italexit con Paragone) e Rittana (Uniti per Rittana e la lista Rittana tricolore), una di Salmour (Italexit con Paragone) e due di Cravanzana (Uniti per Cravanzana e  Costruire insieme). Tra i candidati consiglieri di Uniti per Cravanzana c’è anche il presidente della Regione Alberto Cirio.  Se le richieste di ricusazione non verranno accolte prima del voto, il partito Lgbt+ ha già annunciato ricorso al Tar.

Nelle istruzioni diffuse dal ministero dell’Interno in vista delle elezioni amministrative, per i Comuni sotto i 5mila abitanti si legge però che «L’obbligo di liste rappresentative dei due sessi si può ritenere assolto con, la presenza, almeno, di un solo candidato di sesso diverso dagli altri».

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