Il servizio di riabilitazione in acqua alle terme di Agliano potrebbe essere potenziato

Il servizio di riabilitazione in acqua alle terme di Agliano potrebbe essere potenziato

AGLIANO TERME Buoni riscontri, a sei mesi dall’avvio, per il servizio di riabilitazione in acqua, dedicato ai pazienti dell’Asl di Asti, che si svolge alle terme. In seguito al numero delle richieste arrivate e al gradimento mostrato dagli utenti, sarà valutato, nei prossimi mesi, un potenziamento dell’attività. Il servizio si chiama idrochinesiterapia e viene sempre più utilizzato fra gli strumenti della medicina riabilitativa per le persone che necessitano di recupero dopo un intervento ortopedico o che soffrono di patologie croniche. Si effettua a una temperatura di 32 -34 gradi, in sessioni di circa 45 minuti l’una, singolarmente o in piccoli gruppi. I benefici di questa pratica sono ampiamente riconosciuti e, in questo caso, amplificati dalle peculiarità dell’acqua termale.

All’attività si accede su prescrizione, dopo visita fisiatrica effettuata dal medico specialista dell’Asl. Durante le sedute, che si tengono due volte a settimana, i pazienti sono assistiti dal personale della struttura di medicina fisica e riabilitazione dell’Azienda sanitaria. Dall’avvio del progetto sono stati già trattati 54 pazienti, presi in carico per lombalgie, esiti di stabilizzazioni lombari e lussazioni alla spalla, interventi alla sala e al ginocchio e fratture alle caviglie. Dopo i primi tre mesi è stato preparato un questionario di gradimento per gli utenti: il 95% si è detto pienamente soddisfatto della qualità dei servizi ricevuti, con picchi del 100% per quanto riguarda la professionalità del personale sanitario e la pulizia degli ambienti.

Il direttore dell’Asl Flavio Boraso ha dichiarato: «Non possiamo che essere contenti per il successo riscontrato da questo progetto. Abbiamo introdotto un nuovo servizio per i cittadini dell’Astigiano, valorizzando un’importante realtà del territorio. Valuteremo la possibilità di potenziare l’attività, così da riuscire a incrementare il numero delle sedute e dei pazienti trattati».

Manuela Zoccola

 

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