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Il Roero e le rocche: impressioni di viaggio lungo il sentiero fra Cisterna d’Asti e Montà

Il Roero e le rocche: impressioni di viaggio lungo il sentiero fra Cisterna d’Asti e Montà
Le rocche roerine

ITINERARI Appena oltre i confini della provincia di Cuneo, il piccolo centro astigiano di Cisterna d’Asti, con i suoi 1.200 abitanti, fa parte a pieno titolo del Roero, tanto da essere il punto di partenza dell’S1, il grande sentiero che attraversa questo territorio seguendo la dorsale delle Rocche. Il nostro tour è un’opzione cosiddetta in linea, cioè con avvio e arrivo in due luoghi diversi e distanti: per affrontarlo occorre avere “appoggio”, una persona disposta a venirci a prendere in auto nel luogo di destinazione. Il sentiero può essere affrontato a piedi, ma anche in mountain bike: parte proprio dal punto più importante del paese, il castello comunale posto idealmente a guardia dell’abitato e sede, dal 1980, del Museo delle arti e mestieri.

La prima parte del tragitto si sviluppa su asfalto e discende attraversandoli, il centro storico e il borgo, proseguendo sulla direttrice di Canale. Buona parte della strada permette di godere di una vista panoramica sulla valle di San Matteo, una delle innumerevoli frazioni del concentrico e sui suoi pregiati vigneti. Appena superata l’ultima casa si varca la frontiera provinciale, entrando nella circoscrizione di Cuneo; il primo Comune che incontriamo è Canale: dobbiamo essere pronti a svoltare a destra, abbandonando la strada asfaltata per iniziare la breve salita che conduce a Casa natura, sede operativa dell’associazione naturalista Canale ecologia.

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Il castello di Cisterna d’Asti

Al bivio posto proprio di fronte all’ingresso della struttura, facendo un po’ di attenzione alle indicazioni, pieghiamo verso Cisterna d’Asti e non verso Montà (la segnaletica “canonica” fa infatti riferimento all’itinerario S1 che segue un percorso più tortuoso del nostro). Seguitiamo a camminare sul fondo sterrato, mantenendoci in quota e godendo a pieni occhi delle impressioni roerine: superando lievi e continui saliscendi si resta in cresta, sopra la valle del biotopo, un laghetto naturale, ricovero di decine di specie animali e vegetali. Lentamente l’ambiente naturale cambia e dopo le vigne, il “sottofondo” diventa un fresco bosco, nel quale ci addentriamo, incontrando, poco oltre, una biforcazione. A sinistra si raggiungerebbe l’oasi di San Nicolao, una piccola area protetta, ma il nostro giro continua, mantenendo la destra. Dopo circa un chilometro, valicata una piccola collina, si raggiunge il castagneto sotto la borgata Ghioni di Montà, ricco di esemplari maestosi e secolari.

Procedendo sul tracciato, uno di quelli curati dall’Ecomuseo delle rocche del Roero, si raggiunge il “bricco” di Torniola (il punto più alto del Comune di Montà) e si ridiscende tra noccioleti e castagneti, lambendo uno dei più affascinanti affacci sulle rocche del Roero. La passeggiata conducendoci sul Sentiero del castagno ci riporta sull’asfalto, in corrispondenza del Centro outdoor, area attrezzata per attività con le biciclette, prima di raggiungere le prime case del paese.

Sfiliamo davanti al castello montatese, attraversando il centro storico: passiamo per via Cavour e approdiamo in piazza Vittorio Veneto (dove sorgerà il Museo del tartufo, e c’è già la sede dell’Ecomuseo). A questo punto si svolta su via Santuario per coprire gli ultimi due chilometri, seguendo il Sentiero religioso, fino alla borgata Laione. Poche centinaia di metri ancora e si arriva, infine, alla Croce luminosa: il monumento ricorda i caduti roerini della Campagna di Russia del 1943; da qui si perviene al Santuario dei piloni. Una volta arrivati alla meta possiamo riposare immersi nella quiete del Sacro monte. È possibile quindi visitarne la Grotta dell’agonia e tutte le stazioni della suggestiva via crucis coronata dal Santo sepolcro.

INFORMAZIONI UTILI

Raggiungere il borgo di Cisterna d’Asti richiede un breve viaggio, circa mezz’ora, immersi fra i colli del Roero. Partendo da Alba occorre procedere alla volta della frazione Mussotto, passando per corso Bra. Il tracciato, nel complesso poco più di diciotto chilometri, si sviluppa lungo la strada regionale 29: raggiunta la frazione di Castelrotto, pieghiamo verso Vezza, senza però inerpicarci nel centro storico. Da qui puntiamo su Canale per arrivare, infine, alla destinazione: il punto di partenza del sentiero.

Andrea Audisio

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