Siccità: nella pianura Padana l’emergenza resta gravissima

SICCITÀ L’emergenza siccità che interessa la pianura Padana resta grave: tutte le stazioni di monitoraggio dei livelli delle portate del fiume Po sono al di sotto delle quote minime dei flussi; le precipitazioni, cadute in modo disomogeneo nell’area distrettuale e talvolta sotto forma di fenomeni violenti e grandine, si sono rivelate scarse; le temperature, dopo un temporaneo abbassamento, sono ritornate sopra gli standard stagionali e con stimata tendenza all’aumento ulteriore già dai prossimi giorni.

Siccità: nella pianura Padana l’emergenza resta gravissima
Il fiuime Po a Boretto (Reggio Emilia)

In questo quadro idrologico e climatico dall’Autorità distrettuale del fiume emerge una sola positiva rappresentata dalla parziale ripresa delle quote di alcuni grandi laghi alpini che hanno consentito, negli ultimi dieci giorni e pur in una acclarata situazione drasticamente deficitaria, una sostanziale stabilizzazione delle portate che a Pontelagoscuro (Ferrara) si attesta 219 metri cubi al secondo.

Queste le misure prese per cercare di limitare la situazione critica:

  • riduzione del 20% dei prelievi irrigui rispetto ai valori medi dal 23 giugno al 30 giugno;
  • aumento dei rilasci dai grandi laghi, laddove possibile in funzione dei volumi e dei livelli disponibili;
  • monitoraggio a cura di Terna e delle Aziende idroelettriche del riempimento degli invasi idroelettrici alpini, al fine di valutare la possibilità di ulteriori rilasci aggiuntivi giornalieri senza intaccare la riserva strategica da garantire per l’uso idroelettrico.

Il segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli ha rimarcato come «in queste condizioni climatiche, sempre più frequenti negli ultimi dieci anni e difficilmente contrastabili negli effetti spesso prolungati, si imponga una improcrastinabile accelerazione e maggiore e più concreta attenzione da parte delle istituzioni chiamate a dare possibilità di intervento grazie al legislatore agli enti sovraordinati sul tema della disponibilità, raccolta e utilizzo della risorsa. L’acqua nel nostro paese è sempre stata disponibile e il suo valore e costo intrinseco, relativamente basso rispetto al resto dei paesi europei, ne hanno fatto un elemento ambientale e produttivo quasi del tutto scontato per gli utilizzatori e anche la componente pubblica, deputata a comprenderne il vero valore e la rilevanza reale a 360°, non ha creato gli strumenti per raccoglierla, preservarla e utilizzarla con maggiore consapevolezza».

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