CINEMA Al centro dell’undicesima edizione dello Slow film, festival a cura di Sérgio Moriconi in programma dal 24 al 28 agosto al Cine Brasilia e all’Espaço Cultural Renato Russo 508 Sul di Brasilia, due colonne portanti della cultura italiana: cinema e alimentazione. L’ambasciata italiana in Brasile parteciperà con un documentario, un cortometraggio e due premiatissimi film, di cui uno in apertura.
Durante i cinque giorni del festival verranno proiettati, con ingresso gratuito, ventidue titoli provenienti da tredici paesi: Italia, Brasile, Francia, Spagna, Australiana, Stati Uniti, Grecia, Perù, India, Portogallo, Turchia, Finlandia e Taiwan.
Il programma si aprirà mercoledì 24 agosto alle 19 con la proiezione di I cacciatori di tartufo, film diretto da Michael Dweck e Gregory Kershaw. La produzione già pluripremiata in altri festival (Capri/Hollywood, American society of cinematographer/Usa, Cinema eye honors awards/Usa, El gouna film festival/Egitto) arriva per la prima volta sul grande schermo in Brasile per raccontare la storia di un gruppo di anziani alla ricerca del desiderato tartufo bianco d’Alba nascosto nel profondo dei boschi del nord del Piemonte. La prelibatezza, desiderio dei clienti più ricchi al mondo, mantiene la sua aura di mistero, infatti, non può essere coltivato e non può essere trovato nemmeno dai più moderni e ingegnosi macchinari. Solo un piccolo gruppo di cani e i loro proprietari umani dai capelli grigi che camminano con il bastone, che vanno alla ricerca dei tartufi solo di notte e hanno uno strano senso dell’umorismo, sembrano essere capaci di dissotterrare il tubero. In conclusione il piccolo gruppo di anziani ricercatori darà vita a un mercato rivolto all’intero pianeta.
Il programma si completa con gli appuntamenti di sabato 27 alle 18 con il film Il vegetariano di Roberto San Pietro. Si prosegue domenica 28 alle 16 con il cortometraggio Omelia Contadina di Jr e Alice Rohrwacher e alle 18 con il documentario In questo mondo di Anna Kauber.
Elisa Rossanino
