Nocciole: crescono le transazioni ma i conti non tornano

Nocciole: alla fiera di Castagnole nessun accordo sul prezzo 2

NOCCIOLE Tredicimila quintali di frutti venduti negli ultimi quindici giorni fra denominazioni Igp e Tonda gentile trilobata e prezzi stabili: se il mercato delle nocciole si sta lentamente avviando, lo stesso non si può dire per i prezzi, stazionari, sulla carta, rispetto ai rilevamenti di inizio mese, confermati, stamane (lunedì 17 ottobre), dalla riunione della commissione competente della Camera di commercio di Cuneo. «Le medie matematiche quantificano in 6 euro e 85 centesimi al punto resa, Iva esclusa, la quotazione della Tonda gentile trilobata. Per il prodotto a denominazione Igp si sale fino a 7 euro e 26 centesimi». Il prezzo finito è di 7 euro e 12 centesimi per le nocciole senza certificazione e 7 euro e 59 centesimi per quelle a marchio d’origine.

Confrontati con la realtà degli scambi, però, i conti non tornano, perché «le partite si vendono, oggi a 30 o 40 centesimi in meno rispetto a quanto dichiarato. Rileviamo uno scollamento fra la nostra media e la realtà del mercato», spiegano dalla commissione. Il timore è che «si stiano denunciando prezzi più alti rispetto a quelli effettivamente pagati». Un’altra anomalia riguarda i frutti prodotti in regime di agricoltura biologica, «i 25 quintali di Igp venduti sono stati pagati 70 centesimi in meno, per punto resa (circa 6 euro e 60 centesimi), rispetto alle nocciole a denominazione in regime convenzionale»

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