Bilancio: Alba stanzia 10 milioni di euro in meno di Bra

I comitati di quartiere bisognerebbe ridurli a 5, con i presidenti eletti soltanto per un mandato

SOTTO LE TORRI Il bilancio è stato il tema centrale dell’ultimo Consiglio comunale del 2022, svoltosi mercoledì 21 dicembre: durante i lavori è emersa una netta differenza di visione tra maggioranza e opposizione, circa il documento di previsione 2023-2025, approvato dai revisori dei conti. Ha precisato l’assessore al bilancio Bruno Ferrero: «Siamo soliti approvare il previsionale entro la fine di dicembre, per evitare l’esercizio provvisorio».

Anche per il prossimo triennio, il Comune dovrà fare i conti con uno scenario complesso: «Il Covid-19 ha lasciato strascichi e la guerra in Ucraina ha peggiorato la situazione, portando con sé una serie di interrogativi sui costi. L’inflazione causerà problemi finanziari: ai dirigenti di ripartizione, abbiamo raccomandato di lavorare in modo sostenibile, mantenendo la qualità dei servizi. Ci sono poi i costi del personale, con l’adeguamento dei contratti, che faticheremo a garantire. Per queste ragioni abbiamo scelto, anche quest’anno, la strada della prudenza».

Nel 2023, il pareggio è fissato a 33 milioni e 264mila euro: tra le voci di entrata, la parte più rilevante sono i 17 milioni e 165mila euro di tributi. L’Imu fa la parte del leone, con 8 milioni e 179mila euro, seguita dai 4 milioni e 995mila della tassa sui rifiuti. Su quest’ultima ha precisato l’assessore all’ambiente Lorenzo Barbero: «Come ogni anno, il Consorzio albese braidese servizi rifiuti (Coabser) ha inoltrato il piano economico-finanziario, prevedendo entrate tariffarie massime pari a 5 milioni e 300mila euro. Come Comune, abbiamo confermato la stessa cifra del bilancio 2022, così da garantire la copertura del servizio e, allo stesso tempo, evitare aumenti a carico dei cittadini».

Tra le entrate tributarie ci sono anche 2 milioni e 210mila euro provenienti dall’addizionale Irpef e 271mila dalla tassa di soggiorno. Nel complesso, ha ripreso Ferrero, «restano confermate tutte le tariffe». Tra le altre voci, è rinnovata anche quest’anno la previsione di un milione e 160mila euro provenienti dai permessi per costruire.

Luigi Garassino è il nuovo segretario del Pd albese
Luigi Garassino

Critiche al documento ha espresso il consigliere del Pd Gigi Garassino, per il quale «l’Amministrazione non fa altro che approvare una fotocopia degli esercizi precedenti, confermando una tendenza al ribasso emersa negli ultimi anni». E ha proseguito: «Nelle previsioni finali e iniziali del triennio 2019-2022, emerge un differenziale tra i 500mila e un milione di euro. Per le entrate correnti, ci troviamo di fronte a una sottostima di circa 700mila euro: si è parlato di prudenza, ma la situazione finanziaria della nostra città permetterebbe un aumento di previsione di almeno mezzo milione di euro, preziosi su più fronti».

Il collega Claudio Tibaldi, anch’egli all’opposizione, ha rincarato la dose: «Se si guarda alle previsioni di spesa dei prossimi tre anni la contrazione è notevole. Non siamo un Comune in dissesto: alla luce del consuntivo del 2022, mi sarei aspettato stanziamenti più elevati». Tibaldi punta il dito verso i quasi 22 milioni di euro accantonati dall’Amministrazione: «Se si riducesse il fondo crediti di dubbia esigibilità (fra gli accantonamenti, nda), si aumenterebbe la capacità del Comune di assumere personale, accrescendo i servizi per i cittadini».

Il consigliere ha concluso paragonando Alba alla vicina Bra: «La Giunta di Gianni Fogliato ha approvato un bilancio di previsione da 49 milioni di euro, inclusi i fondi del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, recepiti da noi con l’ultima variazione: al netto di questa differenza, il bilancio braidese è superiore di 10 milioni di euro rispetto al nostro. Visto che parliamo di una città simile, è chiaro che la Giunta Bo manca di programmazione, in un momento nel quale servono tutte le risorse disponibili per fare meglio».

Alla difesa delle ragioni della maggioranza per voce di Mario Sandri è seguito il parere per la minoranza di Alberto Gatto, che ha definito il bilancio» poco coraggioso e ingessato».  

Le spese per i servizi a domanda

Alba: Carlo Bo nomina la Giunta comunaleMense scolastiche, teatro e attività culturali comunali: il punto sui servizi a domanda individuale, cioè quelle attività rivolte direttamente ai cittadini, fatto durante il Consiglio comunale ha riproposto difficoltà note. Come ogni anno, a parte i trasporti pubblici, per i servizi restanti, le entrate non riescono a coprire i costi.

Ha spiegato l’assessore al bilancio Bruno Ferrero: «La copertura complessiva si aggira al 62,52 per cento, pari a quella dello scorso anno. A livello economico, una delle voci più importanti è quella delle mense scolastiche, con una previsione, per il 2023, di 1 milione e 580mila euro di spesa, a fronte di 1 milione e 153mila euro di entrate: il rapporto è pari al 72 per cento».

Un dato piuttosto positivo rispetto all’andamento di altri servizi, a partire dal 16,7 per cento di musei e mostre, per i quali si conta di spendere 143.436 euro, per incassarne circa 24mila. Tra le stime peggiori, anche gli asili nido, con una spesa di 414mila euro ed entrate previste per 159.988: un tasso di copertura vicino al 39 per cento.

Per i mercati e le fiere, la quota si aggira attorno al 30,70 per cento, con 50mila euro di spese e 15.500 euro di entrate. Per gli impianti sportivi, l’indicatore cresce fino al 47,71 per cento, a fronte di uscite per 146.723 euro. Migliora, invece, la situazione del teatro, che raggiunge una copertura del 66,8 per cento, con 562.766 euro di uscite preventivate e, per contro, 375.500 euro di ricavi. I trasporti funebri sono l’unica voce per la quale non si registrano perdite: la copertura ammonta al 366 per cento rispetto a una spesa di 10.458 euro.

Per la zona H i lavori affidati all’impresa Franco Barberis

Zona H e rio Misureto: sono alcuni dei punti affrontati dal primo cittadino Carlo Bo nel report sulle opere pubbliche. «Prima di Natale, è stato completato l’affidamento dei lavori del nuovo centro per ragazzi disabili nella zona H. Sorgerà nella manica non utilizzata delle ex scuderie della caserma Govone». I fondi, 450mila euro, sono stati stanziati da fondazione Crc e Comune, i lavori affidati alla ditta Franco Barberis.   «Stiamo ragionando sul modello di gestione: ci sarà una procedura di evidenza pubblica per identificare le associazioni che gestiranno lo spazio».

Il 2023 vedrà il procedere degli altri progetti: dalla scuola infermieri, alla Maddalena, agli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltre a interventi di natura sociale per i residenti. Il sindaco Bo respinge al mittente le obiezioni di chi parla di diverso trattamento tra centro storico e quartieri. «I diversi passaggi della delega non hanno certo aiutato, ma abbiamo anche avviato progetti fondamentali, come lo scolmatore sul rio Misureto alla Moretta. Con il nuovo anno, riprenderanno gli interventi legati al Piano per i quartieri».

Zona H, spazio giovani in cui lo spaccio è libero

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