Lingua dei segni a scuola, il Piemonte raddoppia i finanziamenti

Lingua dei segni a scuola, il Piemonte raddoppia i finanziamenti
Elena Chiorino e Paolo Bongioanni (Fratelli d'Italia)

EDUCAZIONE La Regione Piemonte ha raddoppiato, integrandoli con altri 252mila euro, i fondi destinati alla promozione della Lis: la lingua italiana dei segni, riconosciuta ufficialmente nel 2021 dallo Stato per garantire alle persone sorde pari opportunità di accesso alla comunicazione, istruzione e lavoro.

Con questo intervento dell’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino, salgono a 502.696,20 euro i contributi messi a disposizione di 17 istituti scolastici del territorio regionale che dedicano il loro percorso educativo all’inclusione dei ragazzi sordi stabilendo un bilinguismo con l’uso della lingua italiana e la lingua italiana dei segni. Nello specifico, i progetti sono rivolti ad attivare azioni formative finalizzate al sostegno didattico-educativo delle persone sorde coinvolgendo anche i compagni udenti affinché possano apprendere la Lis come seconda lingua.

Per volontà dell’assessore Chiorino e del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, il contributo regionale amplia inoltre la capacità d’intervento di ogni scuola innalzando del 20% il plafond richiesto da ognuna. Fra gli istituti scolastici impegnati su questo fronte che riceveranno il contributo, due appartengono alla provincia di Cuneo: sono l’Istituto comprensivo di Borgo San Dalmazzo, che riceverà un contributo di 17.003,82 euro, e l’Istituto comprensivo Papa Giovanni XXIII di Savigliano, che riceverà un contributo di 2.160 euro.

Il riconoscimento del sostegno pubblico all’uso della Lis per l’inclusione dei ragazzi sordi nell’attività didattica quotidiana è il felice esito di un lavoro che arriva da lontano e che ha conosciuto in passato troppi stop e dilazioni burocratiche. Lo ricorda il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Paolo Bongioanni, che ha seguito dall’inizio l’iter nella veste di presidente della Commissione istruzione e cultura del Consiglio regionale del Piemonte.

«Il 18 marzo 2021 – spiega Bongioanni – la VI Commissione da me presieduta ha dato il via libera all’unanimità al riconoscimento della lingua dei segni e all’attuazione pratica di una legge regionale, la numero 9 del 2012, fino allora rimasta inoperativa per oltre dieci anni. Ora possiamo concretamente garantire i processi di apprendimento e di inclusione degli studenti sordi attraverso l’utilizzo di metodologie e strategie didattiche per prevenire la dispersione scolastica, promuovere lo sviluppo e la costruzione dell’identità dello studente sordo e migliorare la sua inclusione scolastica con gli altri ragazzi. La delibera a firma dell’assessore Chiorino è la prima, fondamentale applicazione pratica di questo risultato. Come ebbi a dire allora e a maggior ragione ribadisco oggi, è un primo mattone sul quale costruire un futuro migliore».

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