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Tempo di saldi, grandi occasioni al via ad Alba

Tempo di saldi dal 5 gennaio, occasioni al via 1

SALDI Per gli appassionati di shopping, il 5 gennaio è una data da segnare sul calendario, perché segna l’inizio dei saldi invernali in Piemonte, in linea con la maggior parte delle altre regioni. Tre mesi di ribassi sui capi della stagione autunno-inverno, con durata fino al 2 marzo. Sull’onda di un periodo natalizio che ha rappresentato nei negozi un cauto ritorno alla normalità, dopo le contrazioni dei consumi degli ultimi due anni, ora ci si aspetta risultati incoraggianti anche dai saldi. Se parlare di ottimismo può essere improprio, alla luce delle difficoltà legate allo scenario socioeconomico, i dati parlano di un miglioramento sia nei consumatori che nelle imprese. Lo riporta il Centro studi di Confcommercio nazionale, a partire da indagini condotte dall’Istat: come nel mese di novembre, anche a dicembre è stato registrato un aumento della fiducia tra i consumatori, con un indice salito dal valore di 98,1 a 102,5.

Lo stesso vale per le imprese, comprese quelle del settore del commercio, con un lieve aumento anche sul fronte dei negozi al dettaglio, il cui indice è salito da 112,4 a 112,6. E se si pensa all’impatto disastroso che la pandemia ha avuto sul comparto, a fronte della crescita delle piattaforme di vendita on-line, non è un dato di poco conto. Per Confcommercio, «malgrado le incertezze sul futuro, le persone manifestano il desiderio di tornare alla normalità nei consumi». Anche ad Alba, con la sua rete di negozi diffusa tra il centro storico e i vari quartieri, il Natale ha portato con sé segnali positivi.

Ne parla Silvia Anselmo, vicedirettrice dell’Associazione commercianti albesi: «Dalle indagini che abbiamo condotto sulle vendite degli ultimi mesi, possiamo dire di aver vissuto finalmente un Natale con buoni risultati. E il riferimento va a tutti i settori, dalla moda all’oreficeria, dagli elettrodomestici agli alimentari. Permangono le difficoltà economiche legate soprattutto al caro-bollette, che incidono molto sulla capacità di spesa delle persone, ma i commercianti hanno comunque notato una ripresa generale».

E, come ogni periodo storico, anche l’inverno 2022 è stato caratterizzato da una serie di tendenze: «In generale, è emersa una maggiore attenzione all’ammontare della spesa, focalizzandosi sul regalo considerato più utile, magari di entità ridotta rispetto al passato, ma con una ricaduta che possiamo definire positiva».

Il merito va senza dubbio alla capacità d’impresa dei negozianti, che hanno saputo rinnovarsi, senza perdere la loro essenza: «Molti negozi di vicinato hanno avviato un proprio e-commerce, puntando su investimenti differenziati, così da dare un servizio maggiore. Ma la parte dominante delle vendite continua a provenire dal contatto con il pubblico, che permette di focalizzare l’attenzione su ogni singolo cliente: non sono pochi i consumatori che, a seguito di esperienze on-line avventate, sono poi tornati a fare acquisti nei negozi di vicinato, per trovare la cura e il rapporto umano che caratterizza questo tipo di vendita fisica e che non si può trovare certamente attraverso lo schermo del computer».

A proposito dei saldi, conclude Anselmo: «Le sensazioni sono buone e ci sono grandi aspettative: se a dicembre i clienti si sono focalizzati sui regali, ora nei saldi ci si aspetta di trovare occasioni particolari, soprattutto nel settore moda, perché ciascuno possa regalarsi qualche piccola o grande soddisfazione, a un prezzo vantaggioso rispetto al solito».

Ritorno ai negozi e alla normalità

Saldi, commercianti albesi soddisfatti dell'apertura serale 2Il nuovo anno è iniziato anche per il comparto commerciale. E mentre nei negozi si notano soprattutto clienti alla ricerca di un cambio per regali ricevuti a Natale, gli addetti alle vendite sono alle prese con le vetrine, dove tra pochi giorni verranno esposti i cartelli che segnaleranno l’inizio dei saldi invernali.

«Cominceremo con ribassi al 20 e 30 per cento, come ogni anno, per poi aumentare lo sconto nel corso delle settimane», dice la commessa di un negozio di abbigliamento da donna in via Vittorio Emanuele. «A differenza dello scorso anno, che era stato ancora molto influenzato dalla pandemia, gli ultimi mesi e il periodo natalizio ci hanno riportati ai ritmi a cui eravamo abituati fino al 2019. Dal nostro punto di vista, il merito va anche al turismo, che quest’anno si è protratto fino a inizio dicembre e anche di recente sono entrati in negozio visitatori stranieri, arrivati ad Alba per trascorrere il periodo delle festività». Ma qual è l’aspettativa per i saldi? «In generale, piuttosto positiva, anche perché rappresentano il momento in cui le persone tendono a togliersi qualche sfizio in fatto di moda, approfittando degli sconti. Ci auguriamo che la stagione posa essere all’altezza delle aspettative», dice la commerciante. In un altro negozio di abbigliamento, le commesse stanno preparando la selezione di capi da mettere in sconto. Spiega la titolare: «Ci sarà un po’ di tutto, ma metteremo in risalto soprattutto capi spalla, come cappotti e giacche, e maglioni. Finite le feste, le persone sono meno interessate ad acquistare abiti e camice: più probabile che si punti su capi utili, visto che la stagione invernale è ancora lunga».

Anche in questo caso, i riscontri degli ultimi mesi sono piuttosto positivi: «Siamo tornati a buoni livelli, nonostante le persone tendano a spendere di meno rispetto ad alcuni anni fa. In generale si tende a fare più attenzione, cercando un buon rapporto qualità-prezzo. In effetti, se si guarda subito all’etichetta per quantificare la spesa, di solito si cercano le informazioni sui materiali e sulle altre caratteristiche dei capi: forse, proprio perché le finanze sono più contenute, l’obiettivo è di non spendere troppo, ma allo stesso tempo di scegliere meglio».

Gli esercenti, rispetto allo scorso anno, hanno notato un ritorno dei clienti. Per esempio, in un negozio di scarpe, la titolare spiega: «Negli ultimi anni, abbiamo patito molto la concorrenza degli e-commerce, che in parte continua a farsi sentire. Ma oggi, per fortuna, ci capita spesso che si verifichi la situazione inversa: persone che notano un modello on-line e poi decidono di comprarlo in negozio, per essere certi di trovare la taglia giusta e avere la possibilità di provare la comodità della scarpa». 

Francesca Pinaffo

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