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I conti della sanità astigiana: si attendono i fondi per i costi dell’emergenza Covid

L’ernia è l’intervento più diffuso 1
Foto d'archivio

ASTI La Conferenza dei sindaci ha approvato all’unanimità, nei giorni scorsi, il bilancio dell’attività dell’Asl astigiana relativo ai primi 24 mesi di mandato della direzione generale.

Nello specifico, il documento del 2021 si è chiuso in pareggio. Per quanto riguarda il 2022, si attende la copertura da parte del Governo dei costi sostenuti per l’emergenza Covid.

Presieduto dal primo cittadino di Nizza Monferrato, Simone Nosenzo, nel palazzo della Provincia di Asti, l’incontro è stato aperto dalle relazioni dei vertici aziendali sui risultati ottenuti e sulla situazione sanitaria, economica e gestionale dell’ente.

Il problema delle liste d’attesa

Uno dei punti al centro dell’attenzione ha riguardato le criticità legate alle liste d’attesa attribuibili, in primo luogo, alla carenza dei professionisti su tutto il territorio nazionale, che risulta difficile da colmare anche attraverso l’adozione di interventi mirati e l’indizione di concorsi per gli specialisti (in due anni ne sono stati banditi una cinquantina solo per i medici), e all’oggettiva attrattività delle aree metropolitane, come Torino, rispetto ad altri contesti.

Tuttavia, le prestazioni urgenti sono sempre state garantite e in alcuni ambiti il volume di attività è tornato ai livelli pre-Covid, sebbene permangano difficoltà in alcune specialità.

Durante l’incontro, inoltre, sono state ricordate diverse iniziative di particolare importanza: la riapertura, dopo molti anni, del cantiere dell’ospedale della Valle Belbo; l’accordo per la ristrutturazione della Casa della salute di Villanova, con il mantenimento dei servizi anche durante i lavori; il progetto di sviluppo della sanità territoriale a Calliano e nei Comuni limitrofi; il potenziamento della rete dei consultori; il rifacimento di rianimazione e medicina interna del Cardinal Massaia, con l’implementazione di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva; gli acquisti, grazie a risorse dell’Asl e a fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, di apparecchiature mediche per l’ospedale e per le strutture di prossimità, tra cui l’acquisizione di numerosi ecografi, il potenziamento della radiologia domiciliare, i nuovi letti per la dialisi e per il Cavs (continuità a valenza sanitaria) di Nizza; e il rinnovamento della strumentazione oculistica.

Manuela Zoccola

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