Al vescovo di Alba l’olio degli ulivi di Capaci, per ricordare le stragi del 1992

Al vescovo di Alba l'olio degli ulivi di Capaci, per ricordare le stragi del '92

ALBA È stato distribuito nei giorni scorsi, al Vescovo Marco Brunetti e ai presuli delle Diocesi di Cuneo, Mondovì e Saluzzo l’olio prodotto dagli appezzamenti accuditi a Capaci dall’associazione Quarto Savona 15: la Onlus, guidata da Tina Montinaro, vedova di Antonio, capo scorta del giudice Giovanni Falcone, ucciso il 23 maggio 1992 assieme alla compagna Francesca Morvillo e agli agenti Rocco Dicillo e Vito Schifani, accudisce da alcuni anni un terreno vicino al luogo della strage. Il prodotto delle piante, lo scorso anno, trentennale dalle stragi di mafia costate la vita anche al magistrato Paolo Borsellino e ai poliziotti Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi, era stato consegnato dalla Questura di Palermo alle diocesi siciliane per la celebrazioni dell’anno liturgico.

In previsione della ricorrenza, quest’anno ampolle d’olio hanno raggiunto tutta la penisola: il Questore di Cuneo Nicola Parisi ha curato la consegna del prodotto al vescovo cittadino, monsignor Piero Del Bosco, il cappellano della Polizia di Stato ha recapitato le ampolle ad Alba e ai titolari delle sedi di Mondovì, Egidio Miragoli e Saluzzo, Cristiano Bodo.

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