At-Cn: l’Osservatorio scrive all’Unesco: «Totale dissenso sull’impatto del viadotto»

Marello interroga la Giunta: «Non si metta in discussione la gratuita della tangenziale di Alba».

ALBA Dopo aver elencato in un articolato comunicato le conclusioni negative del Ministero della cultura rispetto alla valutazione di impatto ambientale del nuovo progetto del tratto finale dell’autostrada Asti-Cuneo che intende collegare Verduno e Cherasco con un viadotto invece del tunnel previsto nei progetti del 2012, l’Osservatorio per il paesaggio di Langhe e Roero sottopone all’Unesco, scrivendo alla Commissione nazionale italiana e ai vertici dell’ente internazionale, le criticità emerse dall’esame ministeriale riguardo il documento Heritage impact assessment che costituisce un elemento fondamentale degli allegati al progetto autostradale che passa nella buffer zone dei paesaggi vitivinicolo del Piemonte e sfiora la tenuta di Pollenzo, inserita nelle Residenze sabaude.

Autostrada Asti-Cuneo
Autostrada Asti-Cuneo: ricostruzione del viadotto nella zona Due lanterne

Il parere negativo

La lettera dell’Oservatorio, che riportiamo integralmente qui sotto, sottolinea le bocciature ministeriali riguardo il documento che spiega come il viadotto sarà inserito nel quadro delle tutele Unesco: i vantaggi del viadotto sono del estranei agli obbiettivi della tutela; lo studio non valuta l’impatto scenico del viadotto da una distanza ravvicinata; la demolizione del mulino Roggeri è in contrasto con le linee guida regionali e non è esaustivo l’esame dell’impatto nei confronti della tenuta di Pollenzo.

Le conclusioni dell’osservatorio

In conclusione l’Osservatorio esprime «viva preoccupazione» in relazione al progetto che contiene «soluzioni impattanti per il territorio e negative per il paesaggio coinvolto».

Le ultime righe della lettera ricordano gli obiettivi dell’Osservatorio e delle associazioni aderenti: «ottenere che l’opera autostradale, necessaria per motivazioni intrinseche e assodate, si inserisca senza impatto devastante in un contesto ambientale iscritto nella lista dei patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’Unesco».

Il documento da sfogliare

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