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Quella Parola che rimette in moto chi è stanco

Quella Parola che rimette in moto chi è stanco

PENSIERO PER DOMENICA – TERZA DI PASQUA – 23 APRILE

La terza domenica di Pasqua rievoca la vicenda dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35). Noi ci siamo confrontati con questa pagina di Vangelo nella Domenica della Parola, quando Laura Verrani prese spunto da questo episodio per rimotivare la ripresa del Cammino sinodale. Riprendiamo alcune suggestioni di quell’incontro.

A Pasqua abbiamo incontrato Gesù? Nelle nostre comunità abbiamo fatto tante celebrazioni, ripercorrendo gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, magari con la Via crucis siamo idealmente saliti con lui al Calvario, nella Veglia pasquale, abbiamo sentito il gioioso annuncio della risurrezione. Ma abbiamo incontrato Gesù o possiamo applicare a noi le parole dei due di Emmaus: «Ma lui non l’hanno visto»? Il problema dei discepoli di Emmaus, per certi versi, è simile al nostro ed è ciò che ha spinto papa Francesco a convocare il Sinodo: non vediamo più Gesù! Sappiamo che era un «profeta potente in parole e opere», ma questa informazione non ci basta. Il problema è che lui non si vede. Perché se lui non si vede tutto il resto perde senso. È normale essere tristi e sfiduciati.

Gesù condivide la nostra fatica e abita le nostre domande. La dinamica dell’incontro è interessante: più che le parole vengono ricordati i gesti di Gesù: è lui che prende l’iniziativa, si avvicina ai due, cammina con loro, avvia il dialogo ponendo delle precise domande, li fa parlare e li ascolta prima di rispondere, accetta il loro invito a cena, spezza il pane… Poi c’è l’ultimo gesto dei due: il ritorno precipitoso a Gerusalemme: 11 km di strada in salita, percorsi a tempo di record!

È la Scrittura che ha rimesso in moto un discepolato stanco: la Scrittura, non l’Eucaristia! Senza la Scrittura i due discepoli all’Eucaristia non sarebbero nemmeno arrivati. È la Parola che prepara l’Eucaristia. Nelle celebrazioni pasquali abbiamo ascoltato tante pagine della Bibbia: queste letture ci hanno scaldato il cuore? Gesù, per scaldare il cuore dei due discepoli sfiduciati ha fatto due cose. In primo luogo ha fatto scorrere davanti a loro «tutta la Scrittura», cominciando da Mosè e dai profeti. Luca evidenzia questo “tutto”: la parola di Dio va letta tutta. Noi invece abbiamo paura di questo tutto, in particolare dell’Antico Testamento. Poi ha fatto scoprire nella Scrittura «ciò che si riferiva a lui»: tutto, nella Bibbia, si riferisce a Gesù. Dobbiamo solo imparare a leggere il testo. Tutto questo non si improvvisa, ma richiede tempo e preparazione. La Pasqua può essere un inizio di cammino con il Risorto!

Lidia e Battista Galvagno

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