A palazzo Lascaris si protesta contro il gioco d’azzardo

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GIOCO D’AZZARDO Martedì 9 maggio, alle 10, Libera Piemonte, Acli, Arci, Gruppo Abele, sindacati e associazioni depositari dell’iniziativa hanno manifestato davanti al Consiglio regionale del Piemonte per chiedere al più presto la discussione della norma sul gioco d’azzardo.

A palazzo Lascaris si protesta contro il gioco d'azzardo

Un fenomeno che nel 2021 ha coinvolto tantissimi cittadini piemontesi che hanno speso 6,8 miliardi di euro. Di questi 2,7 sono stati raccolti dal gioco fisico – praticato presso bar, tabacchi, sale gioco – mentre i restanti 4,1 provengono dal gioco on-line. In media, ogni cittadino residente in Piemonte nel 2021 ha speso 958 euro nel gioco d’azzardo on-line e 644 euro in sale gioco e casinò.

Questi sono i dati riportati dallo studio Gaps (Gambling adult population survey), promosso da Cnr e dalla Regione Piemonte, presentati durante il convegno “Le buone prassi nel trattamento del disturbo da gioco d’azzardo” tenutosi a Torino lo scorso 3 maggio.

Numeri dietro i quali si nascondono drammi individuali, familiari e in alcuni casi dipendenze patologiche. Sempre lo studio Gaps riporta che in quell’anno i giocatori problematici in cura presso le Asl piemontesi erano 765 ma i soggetti stimati a rischio moderato o severo risultavano 42mila.

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palazzo Lascaris

Come abbiamo analizzato nei precedenti servizi di Gazzetta dedicati alla ludopatia, la legge del 2021 in materia gioco d’azzardo patologico voluta dalla Giunta di centro destra presieduta da Alberto Cirio ha eliminato molte restrizioni previste dalla norma precedente, la 9 del 2016, varata dalla giunta di centrosinistra.

Un passo indietro, secondo l’opposizione, che ha causato un aumento dell’offerta e, conseguentemente, dei comportamenti a rischio. Come riportato dallo studio Gaps, infatti, Dal 2016 al 2020 i locali con Slot in Piemonte erano diminuiti di 5.039 unità, quasi l’80% in controtendenza al resto del Paese che registrava una diminuzione del 33%. Nel 2021, con l’ingresso della nuova legge regionale, si è riscontrato un aumento di quasi 1000 unità. A crescere è anche il numero delle “macchinette” che nel 2021 è aumentato del 10,3% contro l’1,4% nazionale.

A settembre 2022 l’Associazione Libera, insieme ad altre 40 associazioni del territorio e 21 deliberazioni comunali, presentava una proposta di legge regionale d’iniziativa popolare per prevenire e contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo con maggiori restrizioni. Proposta a cui avevano aderito 12.000 firme che fino ad ora è rimasta a prender polvere in un cassetto di Palazzo Lascaris anche se i tempi previsti dal regolamento per la calendarizzazione sono ormai scaduti.

Giorgia De Carolis

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