EUROPA «La Festa dell’Europa rappresenta da anni una felice occasione per aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’Unione Europea e la conoscenza delle culture e dei popoli che la compongono. Tra i suoi obiettivi primari, il coinvolgimento delle giovani generazioni nel Progetto Europa, per raccontarne le origini e l’evoluzione con un occhio all’oggi e uno al domani e garantire al nostro Paese e al nostro continente un futuro di pace e prosperità». Lo dichiara Franco Graglia, vicepresidente del Consiglio regionale delegato alla Consulta europea in occasione della Festa dell’Europa che si commemora oggi, martedì 9 maggio.
«Un’opportunità per celebrare la nascita dell’Europa comunitaria, fondata su un’idea di collaborazione politica che possa essere garanzia di salvaguardia della pace e intesa come ‘unione delle nazioni europee’. Una proposta che ci riporta a pensare a una Unione europea delle piccole patrie, dove i territori possano essere pienamente riconosciuti e valorizzati, convivendo tra pari con principi di condivisione e reciproca lealtà», aggiunge il componente dell’Ufficio di presidenza delegato alla Consulta.
La Festa dell’Europa ricorda il 9 maggio 1950, giorno in cui Robert Schuman presentò il Piano di cooperazione economica (la cosiddetta Dichiarazione Schuman), che segna l’inizio del processo d’integrazione europea con l’obiettivo di una futura unione federale. La data coincide anche con il giorno che segna, di fatto, la fine della Seconda guerra mondiale: il 9 maggio è infatti il giorno successivo alla firma della capitolazione nazista, quando furono catturati Hermann Göring e Vidkun Quisling.