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Tic Tac vince in tribunale: la Cassazione conferma che la confezione è parte del marchio

Se la Ferrero continua a investire tutto il settore prosegue la corsa

ALBA Anche la Corte di cassazione ha confermato che anche la forma della confezione del Tic tac è parte del marchio registrato dalla Ferrero, quindi la scatola di confetti Bliki prodotti dalla società ceca Mocca è da considerarsi una contraffazione.

La vicenda ha attraversato tutti e tre i gradi di giudizio, partendo dal Tribunale di Torino a cui Ferrero si era rivolta  per far dichiarare la contraffazione dei propri marchi di forma sulla confezione dei confetti Tic Tac da parte della scatolina dell’altra azienda. Il giudice aveva accolto le domande di Ferrero confermando la validità dei marchi tridimensionali relativi alla confezione dei Tic Tac: la sentenza di primo grado era stata impugnata da Mocca avanti la Corte d’appello di Torino, la quale aveva confermato il giudizio precedente. Infine la Cassazione ha accertato in via definitiva che i marchi tridimensionali di Ferrero sulla confezione dei Tic Tac sono validi e che il prodotto della società ceca ne costituisce una contraffazione.

In sintesi i tribunali hanno stabilito che la confezione del confetto è tutelabile come marchio perché  la scatoletta non ha una forma determinata dalla natura del prodotto o dalla tecnica per realizzarlo e la forma stessa non è necessaria per la commercializzazione, pertanto non rientra tra le ipotesi previste dal codice della proprietà industriale che impediscono la registrazione di un marchio.

Ferrero è stata assistita nei tre gradi di giudizio dal team di proprietà intellettuale di Bird & Bird costituito da Giovanni Galimberti,  Fulvio Mellucci, Andrea Giussani e Francesca Rombolà che sottolineano come la società Ferrero, titolare dei marchi sulla celebre confezione dei confetti Tic Tac, abbia  ottenuto una sentenza di particolare rilievo e interesse in tema di validità e contraffazione dei marchi di forma.

 

 

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