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Il 21 giugno è il giorno dell’esame di maturità

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MATURITÀ Il nostro viaggio tra i maturandi delle scuole superiori albesi prosegue questa settimana con il liceo scientifico Cocito e l’istituto enologico Umberto I. 

La prima prova d’esame, con la scelta tra diverse tipologie e argomenti per il tema di italiano, è in programma per il 21 giugno. Il giorno seguente sarà la volta della seconda prova, diversa per ogni indirizzo scolastico, a seconda delle materie studiate durante i cinque anni: così al classico si affronterà la versione di latino, allo scientifico un test di matematica, per poi proseguire con le altre scuole e le loro diverse caratteristiche. Terminati gli scritti, sarà la volta del colloquio orale, che vedrà il ritorno dei commissari esterni, una prassi che non si vedeva dal 2019, prima della pandemia, e che i ragazzi temono sempre.

Luca Biello, liceo Cocito, quinta G

Il 21 giugno è il giorno dell’esame di maturitàNon ho troppe preoccupazioni: una volta superati questi ultimi giorni di interrogazioni, credo che l’esame non sarà più impegnativo di altri momenti del nostro percorso scolastico. Alla fine, siamo abituati a studiare, anche parecchio», dice Luca, che vive a Roddi e frequenta l’indirizzo di scienze applicate del liceo scientifico Cocito. «La prova che mi rassicura di più è la seconda, focalizzata sulla matematica, che è la materia che preferisco: il prossimo anno, in effetti, ho già deciso che proseguirò su questa strada all’università, che frequenterò per certo a Torino».

Quali sono gli obiettivi, per un ragazzo che ha intenzione di studiare matematica? «Sono talmente affascinato da questa materia che continuerei a studiare per tutta la vita. Pertanto, se penso al mio futuro, mi piacerebbe proseguire nel campo della ricerca. Mio fratello è dottorando in fisica e, grazie a lui, mi sono appassionato ancora di più a questo ambito».

A proposito del percorso da liceale, Luca conclude: «Gli ultimi tre anni sono stati i più belli della mia vita: in prima ho dovuto ambientarmi, mentre la fase del Covid-19 ha rappresentato un rallentamento generale. Una volta tornati in presenza, ho vissuto a pieno l’ambiente del liceo, che mi ha certamente arricchito da tutti i punti di vista, culturale e sociale». 

Elena Battaglino, Umberto I, quinta C

Il 21 giugno è il giorno dell’esame di maturità 1Credo che mi sentirò più a mio agio nel colloquio orale: mi sembra di riuscire a esprimermi meglio a voce», dice Elena, studentessa di Vezza, anche lei all’ultimo anno della scuola Enologica ad Alba. «Mi sono iscritta a questa scuola con le idee già abbastanza chiare: mio padre ha una piccola azienda vitivinicola, una realtà che si è costruito praticamente da solo. Il mio obiettivo è quello di entrare in azienda portando qualcosa in più, tramite la mia formazione,  per dare un contributo incisivo».

Per questo, Elena il prossimo anno si iscriverà alla facoltà di viticoltura ed enologia: «Al di là di tutto, questo settore mi appassiona e anche molto: sento davvero di essere nella mia dimensione». In più, se fino ad alcuni anni fa l’ambito agricolo e vitivinicolo sembrava essere una prerogativa degli uomini, oggi sono stati compiuti molti passi in avanti: «Certo, rimangono ancora parecchi tabù da abbattere per le ragazze, ma per fortuna le quote rosa stanno aumentando sempre di più: siamo molto felici del risultato, perché significa che anche il settore enologico, tipico del nostro territorio, si sta rapidamente evolvendo a favore delle donne». 

Lorenzo Dellapiana, liceo Cocito, quinta G

Il 21 giugno è il giorno dell’esame di maturità 4Credo che, alla fine dei conti, la prova in cui mi troverò più a mio agio sarà l’orale: sono un ragazzo estroverso e tendo a cavarmela quando c’è bisogno di parlare. La prima prova, con il tema d’italiano, è quella che mi preoccupa di più, anche se in generale sto vivendo l’esame con molta tranquillità»: non ha dubbi Lorenzo Dellapiana, anche lui studente dell’indirizzo scienze applicate del liceo scientifico Cocito, nella classe quinta.

«Forse, se ci venisse proposto un tema da svolgere su un argomento scientifico, mi sentirei più a mio agio». Anche lui, per quanto riguarda il prossimo anno, ha intenzione di proseguire sulla strada delle scienze: «Studierò fisica all’Università di Torino: mi affascina molto il modo in cui questa materia ti permette di guardare al mondo». Il liceo, per Lorenzo, non è stato solo un luogo di studio, ma anche il contesto in cui acquisire nuove consapevolezze: «Il merito, per assurdo, va anche al periodo del Covid-19: per quanto sia stato difficile da gestire a livello scolastico e personale, mi ha fatto comprendere l’importanza di non tralasciare la vita sociale, che prima tendevo in un certo senso a mettere in secondo piano». 

Vittoria Boschis, Umberto I, quinta A

Il 21 giugno è il giorno dell’esame di maturità 2«Temevo di essere più agitata, ma al momento sono abbastanza serena: cercherò di dare il mio meglio».

Vittoria Boschis, che vive a Barolo, si prepara ad affrontare la maturità alla scuola Enologica di Alba: «Per noi, la seconda prova sarà un elaborato scritto su un argomento inerente all’enologia: mi sento piuttosto preparata, anche se la presenza dei commissari esterni rappresenta un fattore d’incertezza, dal momento che non ci conoscono».

Per il futuro, Vittoria ha intenzione di proseguire con gli studi universitari alla facoltà di viticoltura ed enologia dell’Università di Torino, nella sede di Grugliasco: «La mia famiglia ha una cantina e sono sempre stata sicura di questo percorso», dice. Per quanto riguarda l’Umberto I, la ragazza conclude: «Sono stati cinque anni intensi, in cui mi sono trovata in un ambiente dinamico: per chi è interessato a questo settore, è senza dubbio una scuola che consiglierei». 

Massimo Cora, liceo Cocito, quinta E

Il 21 giugno è il giorno dell’esame di maturità 3I cinque anni al liceo scientifico Cocito hanno rappresentato per me un periodo di grande crescita: da ragazzo che vive a Niella Belbo, un piccolo paese, mi sono trovato in un contesto con molti studenti, che mi ha davvero permesso di ampliare i miei orizzonti, dal punto di vista delle amicizie e delle conoscenze scolastiche». Lo spiega Massimo Cora, anche lui studente all’indirizzo scienze applicate, è entusiasta del suo percorso al liceo scientifico albese: «Per esempio, oltre allo studio, ho frequentato il laboratorio di teatro, che mi ha messo a confronto con qualcosa che non conoscevo. Abbiamo anche creato uno spazio all’interno della scuola per accogliere gli studenti, una sorta di comfort zone in cui respirare tra una lezione e l’altra. Tra le attività, sempre per sostenerci a vicenda, abbiamo organizzato pure turni di ripetizioni gratuite per altri compagni: dopo un percorso così intenso, ammetto che è difficile pensare di lasciare il liceo, ma dall’altro lato sono felice di iniziare una nuova fase della mia vita, portando con me tutto il bagaglio che ho acquisito».

Massimo studierà fisica, ma andrà all’Università di Genova: «Sono un grande appassionato: adoro il modo in cui questa materia ti permette di conoscere tutto ciò che ci circonda. E, allo stesso tempo, trovo molto stimolante confrontarmi con un ambito che ogni volta mi pone di fronte a sfide molto impegnative da comprendere». 

Anna Toppino, Umberto I, quinta B

Il 21 giugno è il giorno dell’esame di maturità 5Spiega Anna Toppino, studentessa di Castagnito dalle idee molto chiare: «La mia classe è la prima, per la scuola Enologica di Alba, ad arrivare alla maturità con una maggioranza

di ragazze e io sono molto fiera di farne parte». Il suo percorso all’Umberto I non è iniziato, come per altri compagni e compagne, a partire da una storia familiare: «La mia famiglia non lavora

nel settore vitivinicolo: sono arrivata in questa scuola per scelta personale, dopo aver iniziato le superiori in un altro istituto, dove non mi sono trovata molto bene. Devo dire che non avrei potuto prendere una decisione migliore: prima di questi cinque anni, avevo mai dato importanza al comparto vitivinicolo, che in realtà

è una grande opportunità per chi cresce in questo territorio. Mi sono trovata a confrontarmi con un ambito complesso, dalle molte sfaccettature da approfondire e con diversi possibili sbocchi in termini occupazionali». Lo scorso anno, Anna ha studiato negli Stati Uniti: «È stata un’esperienza molto interessante, che mi ha permesso di imparare bene l’inglese». Così, per quanto riguarda

il futuro, la ragazza ha deciso di unire diversi aspetti della sua formazione: «Mi sono già iscritta alla facoltà di amministrazione

e business della Luiss di Roma, in inglese, così da mettere a frutto ciò che ho imparato durante il mio anno all’estero. La scelta del percorso di studi non è casuale: da un lato, visto che mio padre lavora nel campo dell’imprenditoria, sono da sempre affascinata da questo settore, ma dall’altro sogno di poterlo combinare con il settore vitivinicolo, che ho studiato a fondo. Mi piacerebbe essere operativa all’interno di una grande cantina, occupandomi magari dei rapporti con l’estero, ambito per il quale mi sono formata». 

Francesca Pinaffo

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