Confagricoltura Cuneo ha assegnato gli Aratri d’oro

Confagricoltura Cuneo ha assegnato gli Aratri d'oro
Vittorio Pesca, di Diano, è uno dei premiati con l'Aratro d'oro.

CARAMAGNA Al termine dell’assemblea annuale di Confagricoltura Cuneo sono stati consegnati gli Aratri d’oro, riconoscimenti che l’organizzazione professionale attribuisce agli associati che si sono particolarmente distinti nella loro attività. Sono stati premiati: Guido Barale (Lagnasco), Giuseppe Consolino (Centallo), Pierdino Olivero (Racconigi), Vittorio Pesca (Diano) e Maria Teresa Ballauri (Vicoforte). Il premio Orgoglio agricolo è andato ad Antonio Ferrero (Ceresole) per il gesto di solidarietà nei confronti dell’allevatore Giacomino Olivero, di Sommariva del Bosco, che nell’agosto del 2022, ha perso in poche ore cinquanta capi per avvelenamento da sostanze tossiche assorbite dal sorgo.

Vittorio Pesca, nato a Diano il 10 marzo 1953, terminate le scuole medie ha lavorato per alcuni anni in una panetteria del paese e, nel tempo libero, aiutava i genitori nell’attività agricola. A 20 anni inizia a lavorare a tempo pieno nell’azienda di famiglia allora condotta in mezzadria, coltivando vigneti, seminativi, prati e allevando bestiame. Nel 1986 riesce ad acquistare i terreni e i fabbricati fino ad allora condotti, convertendo la gestione dell’azienda alla conduzione diretta. L’impegno costante e i grandi sforzi gli consentono di ampliare l’azienda, impiantando vigneti grazie all’acquisto di porzioni di terreno confinanti. Con l’aiuto dei figli, Vittorio inizia a vinificare parte delle uve prodotte nei 10 ettari di proprietà, producendo Dolcetto, Nebbiolo e Barbera.

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Il riconoscimento Orgoglio agricolo è andato ad Antonio Ferrero, di Ceresole.

Antonio Ferrero, nato  il 6 maggio 1960 a Torino, dopo la scuola ha iniziato a collaborare nell’azienda agricola a indirizzo cerealicolo-zootecnico del papà Giovanni a Ceresole, presso cascina Santa Laura. Nel 1993 si è insediato in azienda con il fratello Massimo creando la Ferrero fratelli. Antonio ha ottenuto il premio Orgoglio agricolo grazie al gesto ammirevole dell’agosto 2022, quando Giacomino Olivero, di Sommariva del Bosco, perse 50 vacche (molte delle quali gravide) per avvelenamento. Venuto a conoscenza del fatto tramite il veterinario che segue entrambe le aziende e avvisato delle difficoltà di Giacomino Olivero alle prese con un danno superiore a 150mila euro, Antonio Ferrero non ha esitato a intervenire, offrendo in dono la vitella con la genetica migliore presente in azienda come segno di incoraggiamento per ripartire. Il gesto di solidarietà, preso come esempio anche da altri allevatori, ha dato una concreta possibilità all’azienda colpita dalla tragedia di poter ripartire da subito nella propria attività.

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