Il festival Paesaggi e oltre propone un doppio appuntamento teatrale

C
Buffoni all'inferno

TEATRO Il festival “Paesaggi e oltre. Teatro e musica d’estate nelle terre dell’Unesco” promosso dalla Comunità collinare tra Langa e Monferrato giunge alla ventiduesima edizione consecutiva, con una lunga storia di esperienze di rilievo regionale e nazionale, che hanno attirato ogni anno sempre più pubblico e turisti; la direzione artistica e organizzativa è nelle mani del Teatro degli acerbi.

Come sempre il programma è all’aperto, fuori dai teatri, per valorizzare il patrimonio architettonico di valore storico nelle sue tappe e luoghi. Prove e narrazioni d’artista per tutti i pubblici, creazioni apposite per i luoghi ospitanti, con dieci appuntamenti nel paesaggio fino al 2 settembre.

Prezzi popolari per i biglietti, a 10 euro (con riduzioni a 5 euro fino ai 12 anni) con possibilità di abbonamento a 75 euro: le prenotazioni sono consigliate su appuntamentoweb.it. Gli spettatori che percorreranno le varie tappe del viaggio nel festival potranno avere il “passaporto paesaggieoltre” in cui collezionare un timbro per ogni evento con premi al termine. Per informazioni si può scrivere alla mail info@teatrodegliacerbi.it o chiamare il numero 351-89.78.847. Il programma completo sui siti www.teatrodegliacerbi.it e www.langamonferrato.it.

Doppio appuntamento

Martedì 25 luglio alle 21.30 a Castagnole delle Lanze ci saranno i commedianti dell’arte di Stivalaccio Teatro con il nuovo spettacolo Buffoni all’inferno. Dal belvedere a fianco del Municipio, con l’affaccio sulle colline di vigneti castagnolesi e l’ampio paesaggio, uno dei nuovi spettacoli di teatro popolare della compagnia veneta Stivalaccio Teatro. Lo spettacolo ripesca dall’antica arte del buffone, l’intrattenitore per antonomasia, il più devoto cultore dello sghignazzo.

Da che mondo è mondo i comici sono spaventati quanto attratti dall’Inferno. Non c’è niente da fare, l’Averno è la destinazione finale per chi è pronto a tutto per strappare una risata. L’inferno e tutti i suoi sulfurei carcerieri sono alla base dalla tradizione popolare e dei racconti dei cantastorie. Esso racchiude al suo interno l’alto e il basso, il tragico e il grottesco.

Ma di storie, novelle, cantari e stornelli ce ne sono e ce ne sarebbero molti. A narrare questi episodi sono tre attori o meglio buffoni, comici, reietti, gente disposta a tutto per portare il riso. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei comici dell’Arte. Strambe figure, novelline, travestimenti grotteschi, cantari bislacchi, maschere demoniache e improvvisazioni oscene saranno alla base dei Buffoni all’Inferno, un decamerone buffo e tragico.

Matteo Cremon, Michele Mori e Stefano Rota, interpreti d’esperienza, da anni proiettati verso il teatro popolare, la commedia dell’arte, il gioco più puro del teatro, hanno accettato la sfida di scavare tra testi, racconti dimenticati e tradizioni folkloristiche, alla ricerca nientemeno che del cuore dell’inferno.

Il soggetto originale e regia sono di Marco Zoppello, la scenografia è di Matteo Pozzobon e Roberto Maria Macchi, maschere e carabattole di Stefano Perocco e Tullia Dalle Carbonare, costumi di Lauretta Salvagnin con musiche originali di Ilaria Fantin. Al termine degustazione guidata di vini della Premiata Bottega del Vino di Castagnole delle Lanze.

Il festival Paesaggi e oltre propone un doppio appuntamento teatrale
La scelta di Cesare

Giovedì 27 luglio a Costigliole d’Asti, nella frazione Loreto, ci sarà il nuovo spettacolo La scelta di Cesare, omaggio all’aviatore Cesare Lai della compagnia Magdeleine G: in scena gli attori Tommaso Massimo Rotella e Patrizia Camatel.

Sul piazzale del Santuario alla sommità panoramica della frazione, a fianco dell’aereo militare del sacrario regionale dell’arma aeronautica e in occasione del centesimo anniversario dell’Aeronautica militare italiana, l’anteprima di un nuovo lavoro che debutterà a inizio agosto al prestigioso Festival dei tacchi in Sardegna.

Il 3 agosto 1933 un aereo militare si schianta sulle montagne della Valle di Susa, presso l’abitato della Borgata Santa Chiara di Giaglione (Torino). Il pilota è un giovane sardo di 27 anni, il tenente della Regia Aeronautica Cesare Lai. Si stava avvicinando al grande prato di Prà Plan adibito a pista d’atterraggio, ma sulla radura erbosa inondata dal sole stava giocando un gruppo di bambini. Un istante fatale per decidere, una manovra d’emergenza che salva le vite dei piccoli e che non lascia scampo all’aviatore.

Una scelta consapevole, che annulla tutte le altre scelte che Cesare avrebbe potuto fare. Cesare partito da Ulassai, nel cuore d’Ogliastra; Cesare convinto antifascista; Cesare innamorato della maestra Aurora. Tutto quel che il giovane era, o sarebbe potuto diventare, si schianta tra quei boschi al confine con la Francia, che tante volte aveva sorvolato in ricognizione, e dove oggi un cippo e una croce ricavata dai rottami del velivolo ricordano sommessamente il suo sacrificio.

Lo spettacolo è tratto dal romanzo La scelta di un uomo di Pierangelo Chiolero  (Aipsa edizioni), con la riduzione teatrale di Pierangelo Chiolero e Tommaso Massimo Rotella (che cura anche la regia). Il video è di Piercarlo Porporato. Al termine degustazione a cura dell’Associazione Amici di Loreto, con vini di Cascina Castlet.

 

Banner Gazzetta d'Alba