Il via al progetto della ciclovia delle Colline Unesco che unirà la città di Alba a Canelli

Presentato in Sala Consiglio ad Alba, il nuovo percorso attrezzato di 28,5 chilometri da realizzare entro il 2027

Il via al progetto della ciclovia delle Colline Unesco che unirà la città di Alba a Canelli 2

ALBA La sala consiliare “T. Bubbio” ha accolto ieri, venerdì 30 giugno, la presentazione del progetto della ciclovia delle Colline Unesco che unirà Alba a Canelli, illustrato dal presidente della Regione Alberto Cirio e dall’assessore ai Trasporti e infrastrutture Marco Gabusi, insieme al sindaco di Alba Carlo Bo e di Canelli Paolo Lanzavecchia.

È uno dei tre percorsi – insieme alla Corona di Delizie, collegamento tra le residenze reali piemontesi, e la ciclovia del Lago Maggiore – con cui la Regione vuole rendere il Piemonte primo in Europa per chilometri ciclabili attrezzati, grazie a un investimento da 40 milioni di euro.

Il percorso locale si snoderà tra le colline riconosciute dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità e mira a unire le principali “core zone” del sito, che già da quest’estate potranno contare su un tratto realizzato di 13 km tra Canelli e Nizza Monferrato. La tempistica prevede l’avvio dei progetti di fattibilità entro settembre 2023, l’appalto entro marzo 2025 e la fine dei lavori a dicembre 2027.

Per la realizzazione di ognuna delle tre ciclovie sono disponibili 10 milioni di euro e altri 10 saranno destinati alle nuove tratte proposte dagli altri enti locali. Tutti gli interventi rientrano tra quelli inseriti nella programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).

Il progetto della Regione si integra con quello che il Comune di Alba, sempre attraverso il Fesr, sta seguendo come capofila con i comuni di Castagnito, Guarene, Magliano Alfieri, Piobesi, Vezza e che prevede, tra le altre cose, anche la realizzazione della passerella ciclopedonale sul ponte albertino, che unirà destra e sinistra Tanaro.

L’incontro ad Alba, inoltre, è stata l’occasione per confermare che dall’11 settembre, dopo oltre un decennio di stop, si tornerà a viaggiare sulla tratta Alba-Asti con sei coppie di treni al giorno.

«Con questo progetto il nostro territorio compie un ulteriore passo avanti verso la mobilità sostenibile – dichiara il sindaco di Alba Carlo Bo -. La ciclovia delle Colline Unesco collegherà Alba a Canelli attraverso oltre 28 chilometri di splendidi paesaggi, nuova attrattiva per i turisti, ma anche utile servizio per i cittadini. Un progetto corale che coinvolgerà la Regione, l’Astigiano e i nostri Comuni e che per l’Albese ha il grande valore di collegare finalmente anche sotto il profilo ciclopedonale destra e sinistra Tanaro. Dall’autunno, intanto, torneranno i treni sulla tratta Alba-Asti. Insieme alla conclusione dell’autostrada Asti-Cuneo entro il 2024, al progetto del terzo ponte sul Tanaro e ad altre opere viarie, e grazie anche al supporto fattivo della Regione cui va il nostro sentito ringraziamento, rivoluzioneranno il volto della viabilità del nostro territorio».

L’assessore alle Opere pubbliche Massimo Reggio: «Questo progetto sarà un motore di riqualificazione e completamento della nostra rete infrastrutturale. Penso al recupero del reliquato stradale della vecchia tangenziale in Vaccheria, alla passerella ciclopedonale sul Tanaro sia ad Alba sia a Neive e alla possibilità di collegare anche una rinnovata ciclabile per l’ospedale».

«Stiamo lavorando da tempo su azioni che ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di essere la prima Regione in Europa per chilometri di ciclovie attrezzate – hanno dichiarato il presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi -. Riteniamo che la bicicletta sia il mezzo ideale per viaggiare alla scoperta delle varie zone del Piemonte e che lo sviluppo cicloturistico rappresenti un importante strategia di valorizzazione e accesso sostenibile alle risorse del territorio, oltre ad uno strumento di rivitalizzazione economica. Le nuove ciclovie dovranno offrire agli utenti la possibilità di viaggiare in sicurezza e svolgere due funzioni: attrarre turismo e alleggerire traffico veicolare creando così meno inquinamento».

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