Ultime notizie

Il centrodestra dice no alla legge per il contrasto del gioco d’azzardo patologico

Il Consiglio regionale del Piemonte ha respinto le due proposte di legge per il contrasto del gioco d’azzardo patologico

Sul gioco d’azzardo si è riacceso il dibattito (INCHIESTA)

LUDOPATIA Sul gioco d’azzardo patologico la Regione Piemonte non fa nessun passo indietro. Non sono servite le dodicimila firme raccolte in tutto il territorio regionale a far cambiare idea alla maggioranza.

Nell’aula di palazzo Lascaris, il Consiglio regionale del Piemonte ha respinto le due proposte di legge, una di iniziativa popolare e una di iniziativa degli enti locali, per il contrasto del gioco d’azzardo patologico. Si tratta, rispettivamente, della n. 227, “Proposta di legge di iniziativa popolare: ‘Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico’”, e della n. 228, “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” presentata dai Comuni di Grugliasco, Baveno, Cureggio, Mongrando, Nichelino, Torino.

Durante la seduta, il relatore di maggioranza della prima proposta, Claudio Leone della Lega, ha illustrato i punti salienti del testo e ricordato la contrarietà del Cal (consiglio autonomie locali). Andrea Cane della Lega, intervenuto sulla seconda, ha contestato le statistiche che darebbero in aumento il gioco. «Mi chiedo se i dati mi chiedo se tengano conto del lockdown. L’opposizione su questo tema sta facendo campagna elettorale. Da marzo la Regione ha avviato una campagna di sensibilizzazione e ha promosso diverse iniziative per il contrasto del gioco», ha ricordato Cane.

Sul tema è intervenuta anche la minoranza. Giorgio Bertola di Europa verde, ha ricordato che: «La precedente legge del 2016 era una legge di tutti, approvata all’unanimità. Un ‘faro’ in materia, ripresa da altre regioni, che aveva portato una considerevole riduzione dei volumi di gioco. Invece la maggioranza ha voluto cambiarla». Dello stesso pare anche Diego Sarno del Pd «Abbiamo dati attendibili che ci dicono che i i volumi di gioco sono notevolmente aumentati. Spesso i soggetti in difficoltà vanno a giocare prima e dopo aver accompagnato i figli a scuola, mentre le slot sono diventate il primo elemento di incasso della criminalità organizzata». Critici verso la maggioranza i consiglieri Monica CanalisDomenico RavettiDomenico Rossi (Pd), Ivano MartinettiSean Sacco (M5s), Silvana Accossato (Luv) e Francesca Frediani (M4o – Up). A sostegno della scelta di respingere le proposte, il capogruppo della Lega Alberto Preioni. 

Interviene con fermezza sul tema anche Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte: «Dodicimila piemontesi avevano raccolto le firme, iniziativa a cui ha partecipato la Cgil Piemonte, per limitare la ludopatia e il gioco d’azzardo. La maggioranza di centrodestra della Regione Piemonte ha liquidato questa proposta in pochi minuti nel consiglio regionale. Ha schiaffeggiato dei cittadini che volevano migliorare la vita di persone fragili».  Prosegue Airaudo: «Non si ascoltano i cittadini neanche su una patologia grave che rovina la vita di molte famiglie, spesso già indebolite dalla crisi e dai problemi sociali e occupazionali. Nelle prossime ore valuteremo con il comitato promotore di quella proposta di legge come proseguire l’iniziativa». 

 

Banner Gazzetta d'Alba